Dall'infortunio di Dybala al futuro alla Roma: le parole di José Mourinho

Josè Mourinho
Josè Mourinho / Giuseppe Bellini/GettyImages
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Vigilia di Europa League per la Roma di José Mourinho. I giallorossi giocheranno domani all'Olimpico contro lo Sheriff Tiraspol per l'ultima gara della fase a gironi della competizione. La formazione capitolina può ancora sperare nel primo posto ma non dipende tutto da loro: infatti è necessaria una vittoria della squadra giallorossa e una sconfitta dello Slavia Praga - che comanda la classifica del Gruppo G - contro il Servette che è già sicuro del terzo posto. Come di consueto, il tecnico portoghese ha parlato alla vigilia della gara per analizzare la situazione.

"Dybala l'anno scorso ha fatto un numero di gare più alte di quello che ha fatto con la Juventus nella stagione precedente. Quest'anno ha avuto un problema a Cagliari e adesso questo, però alla fine è uno che quando sta in campo ci dà tanto. Preferisco dire che siamo fortunati ad averlo e io come allenatore sono molto felice di averlo. È un calciatore importante per il nostro gioco offensivo ed è un peccato non averlo in questo ciclo di partite contro avversari di altissimo livello. Ci mancherà tanto perl tornerà e quando lo farà la squadra sarà migliore".

"Domani gioca Renato Sanches. Lavora con noi da due settimane di fila senza giocare. Non ha giocato e ha lavorato tanto con nou. Spero che la sua intensità aumenti. È un po' frenato dalla paura di un infortunio muscolare, pero che l'emozione della partita lo faccia andare dall'altro lato. Se non ci sta è dura giocare partite di livello e di intensità. Domani è importante per lui, già sa che gioca e si è allenato in modo specifico. Domani mi aspetto 45-60 minuti veri da lui".

"Sui tifosi e sullo stadio Olimpico che posso dire? Il giorno che non sarà pieno lo stadio sarà una sorpresa negativa per noi. È bello ed è una motivazione giocare in uno stadio così. Non gli interessa se ci sia o meno una grande squadra. Domani dobbiamo vincere per loro, per noi, per il calcio perché il gioco va sempre rispettato. Magari nessuno pensa che lo Slavia perda domani ma è tutto possibile. Per questo noi dobbiamo vincere. I cambi ci saranno e saranno obbligati anche nel modo di giocare, però ci saranno opportunità per degli altri, come Belotti che lavora benissimo ed è in buon momento in forma".

"Il nostro mercato sarà sempre adatto a quello che noi possiamo fare. Non sono geloso ma il City ha pagato 80 milioni di euro Phillips e a gennaio lo manda via e ne prende un altro. Noi siamo una realtà diversa. Vorrei 1-2-3-4 giocatori, vogliamo tutti cercare di migliorare la squadra, di essere più forti, ma abbiamo difficoltà nel farlo. Se facciamo un difensore nel mercato di gennaio sono già felice. Mi piacerebbe di più, sicuramente, ma non è possibile. Si lavora per darmi opzioni per un difensore, ma se lo prendiamo abbiamo difficoltà con la Lista UEFA. Mi piacerebbe che la gente lo capisse e l'onestà quando si parla degli obiettivi. Non possiamo fare nulla più di un difensore: Ndicka non ci sarà dal 3 gennaio, Mancini è diffidato, Llorente resiste e gioca, Smalling non ci sarà".

"Sul mio futuro alla Roma non devo pensare a nulla, nella mia testa ho tutto chiaro. Le dimostrazioni del pubblico mi emozionano e creano più empatia con i tifosi. Ma non devono farlo solo con me, anche con i giocatori. Dopo la Fiorentina abbiamo parlato tanto, non avete visto il mio post? Non c'è stato silenzio. Quando ho fatto io il raccattapalle e papà allenava, ho passato tante volte le informazioni".