Dalla convocazione di CR7 ai domiciliari per Agnelli: le richieste dei magistrati
Avvisi di garanzia per i vertici della Juventus. Nella giornata di ieri la Procura di Torino ha fatto sapere di aver notificato la conclusione indagini preliminari sulle plusvalenze ai componenti del CdA della società bianconera, a "dirigenti con responsabilità strategiche", ai componenti del collegio sindacale e al revisore legale.
Tra i reati contestati (che prende in considerazione le annate 2018, 2019 e 2020) ci sono il falso nelle comunicazioni sociali e le false comunicazioni rivolte al mercato (trattandosi di società quotata in Borsa). Secondo la Procura, le prove fin qui raccolte consentono di delineare "un'attività di alterazione delle poste di bilancio (e quindi dei risultati di esercizio) quale conseguenza, in primo luogo, di un anomalo ricorso ad operazioni di scambio dei diritti alle prestazioni sportive di un elevato numero di atleti, operazioni, per altro, nel complesso distoniche nel panorama nazionale".
Il numero degli indagati sale a 16 e prevede anche i nomi di Agnellli, Nedved, Paratici e Arrivabene. Nel mirino dei PM è finita anche una manovra stipendi "avente ad oggetto accordi individuali di riduzione stipendiale per le mensilità marzo-giugno 2021, con contestuale integrazione subordinata alla permanenza del calciatore. Sono state rinvenute e sequestrate, al di fuori della sede sociale, scritture private contenenti l'impegno incondizionato della società al pagamento degli stipendi oggetto di riduzione anche in caso di trasferimento del calciatore e pertanto di contenuto contrario ai contratti depositati in Lega". E proprio a proposito degli stipendi, stando a quanto scrive ilCorriere dello Sport, i PM avevano convocato anche Cristiano Ronaldo che non si è però presentato, facendo sapere tramite i propri avvocati di non voler discutere dei suoi stipendi.
La Stampa aggiunge che i magistrati hanno chiesto al giudice delle indagini preliminari gli arresti domiciliari e l'interdittiva dai ruoli societari per il presidente del cda Andrea Agnelli: una richiesta che è stata respinta. La società al momento non commenta l’accaduto.
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