Dalla scelta dell'Inter al rapporto con Inzaghi: Carlos Augusto si racconta
Per ora ha giocato solo due volte dal primo minuto, in Champions League contro la Real Sociedad e in campionato a Salerno, ma Carlos Augusto rappresenta un'opzione importante per la fascia sinistra dell'Inter. Il titolare indiscusso è Dimarco, ma l'italo-brasiliano si ritaglierà sicuramente un minutaggio importante visti i tanti impegni ravvicinati che aspettano i nerazzurri. Proprio l'ex Monza ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di DAZN:
Quali sono gli obiettivi stagionali dell'Inter?
"L'Inter punta a vincere sempre lo Scudetto, vogliamo la seconda stella ma anche la finale di Coppa Italia e arrivare più avanti possibile in Champions League. Da quando sono qui mi sono trovato bene con tutti, il gruppo e lo staff mi hanno aiutato tanto per integrarmi. Sono molto felice di fare altrettanto con i miei compagni".
Perché hai scelto l'Inter?
"Perché è una grande squadra, quando ero in Brasile la guardavo in tv, gioca la Champions League come ho sempre desiderato. Ho fatto la scelta giusta".
Con chi hai legato di più all'Inter?
"Parlo di più con Frattesi, abbiamo giocato insieme a Monza e quando è uscita la notizia che stavo per andare all'Inter mi ha scritto subito. Parlo soprattutto con lui, ma mi piace farlo con tutti".
Da fuori sembrate davvero una famiglia, ma è veramente così?
"Sì, è così, mi sono sorpreso al mio arrivo. Praticamente è una famiglia, tutti si aiutano, per questo stiamo andando bene".
Che impatto hai avuto con Inzaghi?
"Un allenatore che ti aiuta a crescere, ti sta sempre vicino, ci parla sempre, tiene il gruppo unito. Mi ha aiutato tanto in questo inizio di stagione. Con lui posso crescere. Mi ha spiegato subito la parte tattica, come giocano i quinti. Mi ha aiutato tanto a capire".
Tu hai interpretato molti ruoli prima.
"Sì, fino a 15 anni ero esterno offensivo, poi sono diventato terzino. Nel passaggio alla prima squadra mi sono adattato a difensore centrale. In Brasile mi dicevano che ero un terzino difensivo, poi sono arrivato in Italia e mi hanno definito terzino offensivo. Diciamo che mi piace fare bene entrambe le fasi, così posso essere più contento. Sono un esterno di centrocampo ma sono anche pronto a fare altri ruoli".
Un terzino brasiliano che ti ha preceduto in nerazzurro è Roberto Carlos.
"Lui è stato devastante. Ero piccolo quando giocava qui, ho osservato con più attenzione Marcelo. Ma ho guardato tutti i brasiliani che hanno giocato all'Inter, Roberto Carlos, Adriano, Ronaldo, Julio Cesar".
All'Inter sei in concorrenza con Dimarco.
"Credo sia un bene per tutti e due, lui sta facendo benissimo, è un grande calciatore, parliamo sempre. Voglio aiutare la squadra, essere pronto e quando c'è l'opportunità approfittarne".
Il momento più bello e più brutto della tua carriera.
"Il più brutto forse non essere riuscito a salire in Serie A nel primo anno col Monza. Il più bello l'esordio a San Siro con l'Inter".
Il migliore al mondo nel tuo ruolo.
"Dimas", ovvero Federico Dimarco. "Sta facendo benissimo".
L'allenatore della svolta.
"Raffaele Palladino, mi ha lasciato più libero di fare il mio ruolo e di attaccare pur restando sempre attento a difendere".
Sogni la Nazionale brasiliana o quella italiana?
"Sono più per la Seleçao".