Darmian elogia i nuovi acquisti dell'Inter e parla del possibile arrivo di Scamacca
Leader silenzioso e difensore affidabile, Matteo Darmian si sta guadagnando sempre più spazio nell'Inter. Lo scorso anno ha infatti sostituito egregiamente Skriniar reinventandosi in veste di braccetto di destra dopo un'intera carriera trascorsa a percorrere chilometri sulla fascia. Proprio Darmian ha parlato dei nuovi acquisti dei nerazzurri e degli obiettivi per la prossima stagione nell'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport:
Sugli obiettivi per la nuova stagione: "Ormai sono qui da tanto, mi sento un vecchietto di questo gruppo e indossare la fascia di capitano è un piacere enorme anche in amichevole. Stiamo facendo un bel lavoro e siamo all'inizio del percorso, ma dobbiamo essere pronti da subito.Tutti abbiamo un obiettivo in testa: non ripetere l'errore dello scorso anno, vogliamo partire subito forte. E stiamo preparandoci per questo, ce lo siamo detti nello spogliatoio. Siamo contenti, ma ci sono cose da migliorare. Però ho visto la testa giusta nei miei compagni, anche nei nuovi arrivati che hanno dato subito grande disponibilità. Sta a noi farli integrare al meglio".
Sul mercato: "Sono andati via giocatori molto importanti e non è facile rimpiazzarli. Ma chi è arrivato ha la giusta predisposizione e si è notato anche in campo: Frattesi, Cuadrado, lo stesso Thuram, cito anche Bisseck, tutti hanno già fatto vedere qualcosa. 'Fratte' lo conosciamo tutti, non si scopre adesso. Ma anche gli altri daranno molto. Per essere qui, vuol dire che tutti hanno grandi qualità. La base di partenza è ottima".
Obiettivo seconda stella: "Quando sei all'Inter devi puntare sempre al massimo, anche quest'anno lo faremo. Non vogliamo tralasciare alcun obiettivo, neppure la Champions. Arriviamo da anni in cui abbiamo sempre alzato trofei: il traguardo dev'essere vincerne altri".
Un'Inter meno internazionale? "L'Inter degli ultimi anni ha sempre avuto una base importante di giocatori italiani dentro il gruppo. Scamacca? Non so se ne arriveranno altri. Ma credo che l'idea della società sia chiara: siamo noi a dover spiegare l'Inter ai nuovi, dovremo essere bravi a inserirli nel nostro mondo, questo è il valore aggiunto di essere italiani".