Davide Astori ed il suo ricordo nel giorno del 34° compleanno

ANDREAS SOLARO/Getty Images
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Il 4 Marzo 2021 saranno tre anni. Passati lentamente o velocemente? Ognuno avrà la propria concezione, ma ciò che è irrimediabilmente certo è che sono stati tre anni in cui un po' tutti abbiamo avuto sempre più a cuore la storia di Davide Astori, tragicamente scomparso nella notte di quel 4 Marzo 2018, ad Udine, dove la sua Fiorentina avrebbe dovuto giocare quel pomeriggio. Ed invece niente. Il buio, il vuoto. Davide Astori avrebbe compiuto oggi 34 anni. Ricordiamolo, perchè l'ex Roma, Cagliari e Fiorentina, quella Domenica mattina, ci ha reso tutti più simili, ugualmente vicini ad una persona tanto celebre in campo quanto "umana" fuori, oltre che tremendamente scioccati per la sua scomparsa.

Gabriele Maltinti/Getty Images

Ma per quale motivo? Perchè Davide ci ha tanto scosso? Astori era prima uomo, poi calciatore professionista. Prima padre della figlia Vittoria, poi calciatore della Fiorentina. Prima fidanzato della compagna Francesca, poi Capitano della Viola. Davide stava iniziando a vivere la propria vita, la propria carriera: era nel clou, nel fiore dei suoi anni, tanto di vita privata quanto di carriera professionistica. Settore giovanile in un grande club come il Milan, poi esperienza isolana a Cagliari, nonchè nella maestosa Capitale Roma, infine Firenze, città d'arte e cultura, proprio due delle sue passioni. Prima uomo, poi calciatore, dicevamo: cresciuto con valori importanti, quali umiltà, attaccamento, impegno ed orgoglio, Davide, quasi come un segno del destino, segna il suo primo gol in Serie A nella stagione 2009-10, proprio alla stessa Fiorentina di cui, qualche anno e tante partite da titolare dopo, diventerà Capitano. Sì, con la C maiuscola, proprio perchè in grado di trasmettere messaggi e valori importanti, guidare la propria squadra ed i propri compagni nell'esempio e nella disciplina.

Davide, quella notte, con la sua scomparsa, lascia un vuoto incolmabile in qualunque persona: conoscenti, amici, colleghi, allenatori e dirigenti su tutti, legati al mondo del calcio, ma anche tra di noi, amanti di questo sport, di questa passione che anche Astori amava e praticava con orgoglio, sacrificio, intelletto ed applicazione. Noi, tanto lontani dalle vicende di campo, fuori dagli schemi calcistici e distanti dalle varianti interne dello spogliatoio, ma colpiti nel profondo dalla notizia di quella mattina, proprio perchè avevamo sempre ammirato Davide come persona d'esempio, con la sua umiltà, professionalità e "vicinanza" all'uomo appassionato di calcio ma non interno a questo sport. Ammirato prima come Davide, insomma, poi come Astori.

ACF Fiorentina v Benevento Calcio 2018
ACF Fiorentina v Benevento Calcio 2018 / Gabriele Maltinti/Getty Images

Amante ed ammiratore di un campione come Nesta, proprio per questo con la maglia numero 13 sulle spalle in quasi tutte le proprie avventure italiane: Cagliari e Fiorentina, in seguito alla sua scomparsa, decideranno di ritirare proprio la maglia con quel numero, in segno di ricordo e rispetto, ma non solo: la società viola intitolerà all'ex capitano il Centro Sportivo di proprietà e dal 2018 la Hall Of Fame del Calcio Italiano assegnerà un premio Fair Play intitolato proprio a Davide. Ci si ricorderà per sempre di quel ragazzo maturo, spavaldo ma mai oltre le righe, sempre col sorriso stampato sulla faccia, ma anche della partita che celebra la sua scomparsa, la prima della Fiorentina senza il proprio capitano: a Firenze va in scena Fiorentina-Benevento, match che ben poco ha da dire per la classifica, ma che vede protagoniste più di 30.000 persone che, quel pomeriggio piovoso, assistono al ricordo del loro capitano. Lacrime, cori, striscioni ed applausi accompagnano il commovente minuto di silenzio, ma la parte più trascinante deve ancora giungere: la Fiorentina vince il match. 1-0. Chi segna? Vitor Hugo, il sostituto di Davide, con dedica all'ex compagno e le braccia al cielo. A che minuto segna Vitor Hugo? Minuto 25, e dove sta la particolarità in una partita così toccante? Da nessuna parte, se non che al 25' del primo tempo, giocandosi alle 12.30 circa, scoccano le 13 sul campanile di Santa Maria Novella. Astori, da Capitano, è coi suoi compagni. L'Artemio Franchi ha i brividi.

CLAUDIO GIOVANNINI/Getty Images

Oggi Davide Astori avrebbe compiuto 34 anni. Avrebbe festeggiato con la figlia Vittoria e la compagna Francesca, avrebbe festeggiato, crediamo proprio di sì, con i suoi compagni e la sua famiglia Fiorentina, di cui sarebbe ancora oggi, ci piace crederlo e sperarlo, il Capitano. Avrebbe festeggiato gettando il cuore oltre l'ostacolo, come in campo. Tanti auguri Davide, sarai sempre uno di noi!


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