De Laurentiis attacca DAZN, Sky e la Lega Serie A: la dura critica sui diritti TV
E' da poco terminata l'assemblea di Lega per l'assegnazione dei diritti televisivi per il prossimo quinquennio. Alla fine l'ha spuntata il gruppo guidato da Cairo e Lotito, con Sky e DAZN che continueranno a trasmettere le gare del nostro campionato. Per l'esattezza, la nota piattaforma in streaming avrà tutte le 10 gare di cui 7 in esclusiva per 700 milioni annui, con Sky che - invece - per 200 milioni avrà in co-esclusiva 3 match, tra cui quello del sabato sera. A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis: il presidente azzurro ha interrotto la conferenza stampa dell'amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo sottolineando come questa sia "una sconfitta del calcio italiano". Ecco quanto affermato dopo, con una critica anche al sistema.
Le dichiarazioni: "Il problema è essere prenditore o imprenditore. L'imprenditore deve saper misurare l'area di rischio. E' molto più comodo dire sto a casa, faccio i calcoli sui consumi, ma questo non implementerà mai il valore del calcio italiano. Questo passa da investimenti importanti. In Italia il calcio pensa sempre che debba essere supportato dagli altri, invece il calcio italiano è supportato dai tifosi. E' il tifoso il bene assoluto di un club di calcio. Il mio rapporto con il tifoso deve essere diretto, piuttosto che con Sky o Dazn. Dazn secondo me non è competente, non fa bene al calcio italiano come non fa bene Sky", riporta Calciomercato.com
La critica al sistema e alla Lega: "Perché non fa bene? Molto semplice. Perché quando io vendo un pacchetto in cui trovo cinema, Champions, calcio italiano, serie tv, intrattenimento, informazione - Sky questo - e invece Dazn vende il calcio italiano e tanti altri sport, io non capirò mai il valore del calcio italiano. Allora i miei compagni di squadra qui in Lega amano passivamente essere operativi nel sistema. Io che non ho mai giocato in maniera passiva detesto dover operare in questo modo".
Sempre sull'accordo e sulle modalità di ripresa: "La stupidaggine assoluta di fare un accordo per cinque anni, quando sei mesi fa è venuta fuori l'Arabia, ora c'è la guerra i cui sviluppi non si sa dove ci porteranno. Però sappiamo che in momenti di crisi cinema e calcio sono due cose che vanno fortissime, sono la panace ai dolori del quotidiano. Noi questo sogno lo abbiamo messo nel cassetto, forse anche dei nostri tifosi. Non è che Sky o Dazn facciano investimenti. Io vedevo Arsenal-Chelsea, fantastico. Poi le partite italiane: le modalità di ripresa del nostro calcio fanno ridere. Ce lo hanno mai detto Dazn o Sky? No. Poi parliamo dello stadio reale e minimizziamo la validità dello stadio virtuale".