De Laurentiis presenta il ritiro estivo del Napoli e parla di stadio e rifondazione
- Rifondazione del Napoli per la prossima stagione con nuovo allenatore e diesse
- Per lo stadio ha scelto la ristrutturazione del Maradona (Sindaco e Comune permettendo)
- Per settembre vorrebbe iniziare la costruzione del nuovo centro sportivo
Conferenza stampa di presentazione del ritiro estivo del Napoli tra Dimaro e Castel di Sangro. Presente anche il presidente Aurelio De Laurentiis che ha parlato anche del futuro della squadra che deve ancora trovare l'allenatore e il direttore sportivo. Il patron del club campano ha spiegato anche la ricostruzione avviata per il rilancio della squadra dopo un anno ben al di sotto delle aspettative. Tra i temi citati anche le infrastrutture, con stadio e centro sportivo in primo piano.
"Entro il 31 maggio verrà organizzata una bella conferenza stampa che seminerà tutto il futuro che noi stiamo già organizzando. Voi siete ghiotti di notizie ma non esistendo non posso darvene. Io non sono uno che cazzeggia e oggi come oggi non vi posso dare nessuna notizia. Quella che avete fatto circolare da tempo è che ci sarà un nuovo direttore sportivo e dovrebbe palesarsi al più presto per agire sul mercato in entrata e in uscita".
"Mia figlia farà in sopralluogo in Trentino la prossima settimana per verificare cosa organizzare. L'altro anno lì e in Abruzzo ci sono state oltre 100mila presenze, c'è grossa partecipazione durante questi ritiri. Un paio di squadre che affronteremo sono già state contrattualizzate e sono di prestigio. Con tutti questi nazionali avremo molti rientri in ritardo. A Dimaro si farà una gara amichevole contro una squadra locale e poi contro una squadra di Serie C o Serie D. A Castel di Sangro le amichevoli invece saranno contro squadre internazionali".
"Stiamo iniziano una ricostruzione totale, quindi le ricostruzioni totali non possono non considerare la temporalità. Bisogna investire e farlo bene, senza avere fretta. Quando uno inizi un nuovo ciclo, un nuovo percorso, tutto può avvenire. La fortuna può darti una mano, ma siamo gli unici responsabili delle nostre azioni. Sapevo che non sarebbe andata come lo scorso anno e dissi che non avremmo lottato per vincere lo Scudetto. Tutto normale. Ho accettato di vivere la soddisfazione di aver riportato lo Scudetto a Napoli e vivere questa misera annata. Le situazioni vanno vissute dall'interno. Forse ho sbagliato a mandare via Garcia, forse no. Chi lo sa. Solo chi non lavora non commette errori. Nella mia vita mi sono sempre preso le responsabilità, anche se nella totalità non sono tutte mie. Ora chiudo un capitolo e ne apro un altro. Se per una volta non dovessimo andare in Europa non sarà una tragedia. Se si lavora con passione non si può perdere, se si lavora tanto per campare non va bene e qui noi ci divertiamo a lavorare. Resettare significa resettare un allenatore e rinnovare la squadra".
"Per il nuovo stadio sono stato sostenitore di Bagnoli però il primo cittadino pensa al 2032 mentre io devo pensare all'immediatezza. Ho chiamato i miei architetti e gli ho dato degli input. Voglio metterci non più di due anni se metterò mano al Maradona, sono stato abbastanza severo e semplificatore di mille problemi, quindi punterò sul Maradona, sempre se il sindaco Manfredi vorrà parlare, non c'è mai, quando lo appoggiai per l'elezione lo chiamai evidenziando il fatto che non mi prendessi tanto con i precedenti... Lui è fantastico nella tattica sfuggente: è un teorico di questa tattica. A differenza di De Luca che può essere criticato oppure osannato ma è uno con cui si possono fare le cose. Mentre con il Comune di Napoli ho sempre avuto una fatica gigantesca".
"Io sono il motore vincente di quello stadio e siamo riusciti a portare Napoli al centro dell'Europa, però mi viene dato lo stdio qualche ora prima e deve essere consegnato subito dopo. Paghiamo quanto il PSG che ha molti più abitanti e molti più comfort. Ho sempre detto che ci metto i soldi miei e che non ho bisogno di finanziamenti. Ho solo bisogno che si firmi una cambiale in bianco di autorizzazioni. Sono stanco delle persone che non sanno dare un seguito alle parole. Serve il coraggio di rifondare e per lo stadio, lo ripeto, io ci sono. A settembre spero di mettere anche la prima pietra sul nuovo centro sportivo del Napoli con dieci campi da gioco, le giovanili, ecc. Non vi dico dove. Devo trovare un posto dove le mamme possano stare tranquielle di fare arrivare i propri figli in sicurezza dopo la scuola. No no, niente Castel Volturno, serve un posto a massimo quindici minuti da Napoli".