De Laurentiis si espone sul possibile esonero di Garcia e sul momento no del Napoli

Le parole di De Laurentiis sul futuro della panchina azzurra: tutto è ancora possibile
SSC Napoli's football team CEO Aurelio De Laurentiis looks...
SSC Napoli's football team CEO Aurelio De Laurentiis looks... / KONTROLAB/GettyImages
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Aurelio De Laurentiis rompe il silenzio, lo fa soffermandosi ovviamente sul periodo delicato del Napoli - dopo la sconfitta con la Fiorentina - e sulle voci connesse a Rudi Garcia e al suo possibile esonero. Un esonero di cui il patron ha parlato anche esplicitamente, in occasione della tavola rotonda organizzata da Inpiù alla Luiss di Roma. Queste le parole di De Laurentiis riportate da Repubblica:

Esonero di Mignani"A me dispiace quando devi esonerare qualcuno. Ma nel calcio purtroppo avviene di dover fare questo, con la morte nel cuore. Quando devi prendere una decisione così dolorosa, sei il primo a soffrirne"

SSC Napoli's Italian president Aurelio De Laurentiis gives a...
SSC Napoli's Italian president Aurelio De Laurentiis gives a... / KONTROLAB/GettyImages

Momento no con Garcia: "Con lui sto vivendo un momento no. Io sono un imprenditore, ho il dovere di interessarmi alla mia impresa. L’allenatore e il direttore sportivo sono al tuo servizio".

Esonero o meno: "Prenderò le decisioni più opportune quando sarà il momento di prenderle. La piazza non può essere condizionante. Devi fare sempre una pausa riflessiva. Ogni decisione affrettata è sbagliata. Bisogna mitigare questa esigenza di avere tutto e subito, nella vita non è possibile. Testa bassa, pedalare e lavorare. La vita è vita. Panta Rei, tutto scorre, si vedrà".

Ammissione del momento difficile: "Quando prendi un allenatore che non conosce più il calcio italiano, forse fa fatica. Sarebbe accaduto a qualunque altro".

Le proprie responsabilità: “L’unica responsabilità che ho oltre ad aver scelto l’allenatore è che non ho avuto la possibilità di stargli tutti i giorni vicino a Castel Volturno".

Casting estivo: “Ho interrogato Thiago Motta, ma non ha ritenuto il rischio di dover prendere il posto di un allenatore che ha aveva fatto quello che ha fatto. Ho chiamato Luis Enrique e meno male che è andato in Francia, guardate che risultati sta facendo. Lui non mi aveva nemmeno convinto negli excursus dialettici che abbiamo avuto per tre giorni. Ne ho chiamati parecchi”.