De Rossi analizza il flop della Roma con l'Empoli: le criticità e gli errori

AS Roma v Empoli - Serie A
AS Roma v Empoli - Serie A / Silvia Lore/GettyImages
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Sconfitta a sorpresa per la Roma contro l'Empoli, all'Olimpico: un 2-1 firmato da Gyasi e da Colombo, con Shomurodov ad accorciare le distanze a un forcing finale vano (culminato col palo colpito da Dybala). Daniele De Rossi, tecnico giallorosso, ha parlato nel post-partita ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole:

Cosa è mancato: “Ci è mancata energia, intensità, soprattutto al primo tempo la palla scorreva lenta, giocavamo sempre indietro e poco in avanti. Quando andavamo in verticale siamo stati anche abbastanza pericolosi, con Artem e alcune giocate dirette. Poi, quando giochi contro squadre che si sanno chiudere bene, se palleggi lento e non fai le preventive, perdi fiducia, centimetri e spazio. E chiaramente prendi gol, il primo tempo hanno meritato di segnare e, al secondo, i miei calciatori hanno iniziato ad andare un po’ più forte. Abbiamo fatto un buon secondo tempo, che non è bastato. Quando non giochi bene il primo tempo, non ti gira neanche bene la fortuna" riporta VoceGiallorossa.

Come tornare quelli dello scorso anno: "Bisogna andare forte. A calcio bisogna andare forte e io devo essere bravo a scegliere quelli che vanno forte".

Cambio modulo nella ripresa: “Sì assolutamente, i quinti loro ci hanno un po’ infastidito. Dopo 20 minuti avevo chiesto di cambiare, ma si incrociavano e tornavano nella posizione iniziale. Artem va servito in profondità, nello spazio, con palla alta e gli va tolto spazio in area. Se va a riempire l’area da solo è impossibile per lui trovarsi gli spazi giusti. Anche con il fraseggio, quando sta spalle alla porta gli ultimi 16 metri, abbiamo visto tanti video suoi a Girona in cui teneva palla e appoggiava per il tiro al limite dell’area. Lo abbiamo fatto anche oggi un paio di volte, ma va servito meglio. Va fatta meglio la formazione, vanno fatte meglio tante cose che possono migliorare queste prestazioni. Però nel secondo tempo non abbiamo fatto una tattica particolare o chissà che cosa, eravamo sotto 2-0 eravamo disperati e abbiamo iniziato ad andare su di giri. Così si vincono le partite, così si pareggiano e si rimettono in piedi”.

Le ripartenze subite: "Quando hai troppi centrocampisti che ti vengono incontro è l’inizio del pericolo. Il fatto che si venisse a prendere troppo palla sui piedi è quello che avevo chiesto di non fare e che ho cercato di ribadire a fine primo tempo. Il motivo per cui non sfondi in fase offensiva e prendi i contropiedi sulle marcature preventive. Dobbiamo lavorare di più ma non solo su centrocampisti e attaccanti. Se guardi la prestazione dei difensori sono stati incredibili. Molli nel primo tempo ma poi hanno tenuto il campo da soli, sono stati bravissimi”.

Convivenza Dybala-Soulé come criticità? "I contropiedi non te li fanno evitare questi giocatori. Da dietro bisogna essere più aggressivi, fare fallo. Saranno tante le partite così. Lo scorso anno prendevamo tiri in porta troppo velocemente dopo aver preso palla. Ci abbiamo lavorato un po’ ma ci siamo ricascati”.

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