De Rossi elogia Lukaku e rivela cosa gli è piaciuto maggiormente della Roma
Inizia con il piede giusto il doppio confronto nei quarti di Europa League per la Roma, che espugna San Siro battendo il Milan grazie al gol di Mancini. Giallorossi che potranno contare su un leggero vantaggio in vista della gara di ritorno, in programma all'Olimpico giovedì prossimo. Al termine dell'incontro, Daniele De Rossi ha parlato così ai microfoni di Sky Sport.
Sulla prestazione della Roma:
"La gestione del pallone è stata molto buona per circa 70 minuti, abbiamo tenuto bene palla per uscire nelle zone che sapevamo potessero essere sguarnite. Per me abbiamo visto la miglior prestazione di Lukaku da quando siamo qua. Ha fatto la partita che vorrei sempre da lui. Abbiamo fatto qualche partita un po' meno bene, ma oggi siamo tornati a palleggiare bene. Non sempre contro le squadre più forti è più difficile tenere la palla. A volte i grandi giocatori qualche spazio lo lasciano dietro".
Cosa ti ha esaltato maggiormente?
"Il coraggio di tenere il pallone, la forza di difendere anche negli ultimi minuti con quasi un atteggiamento da provinciale. Per me la squadra deve saper fare tutto, dopo Lecce avevo detto che non avrei accettato passi indietro dal punto di vista dell'atteggiamento. Se a Udine vedremo qualcosa di sbagliato significa che avremo tanta strada ancora da fare, perché partite così sono da fare anche contro le più piccole e dopo Lecce ero rimasto un po' male".
Sulla scelta di schierare El Shaarawy a destra:
"Il Milan ha campioni da per tutto, ma ovviamente la catena sinistra li ha portati a dominare e pensavo fosse giusto fare un po' di più. Arrivare in rincorsa su Theo sarebbe stato troppo per Bryan, ma ha preso Reijnders che è un altro grande giocatore. A volte i giocatori hanno anche delle fisse mentali, ho parlato con El Shaarawy che è stato super positivo e ha fatto benissimo anche a destra".
I giocatori sembrano sempre più in fiducia...
"I giocatori in fiducia fanno bene in campo, è tutto molto legato. Io prima della partita gli ho detto che ero tranquillo perché vedevo la personalità e la voglia che stavano mettendo".