De Rossi elogia Pellegrini e spiega su cosa ha lavorato in questi giorni

Daniele De Rossi
Daniele De Rossi / Marco Luzzani/GettyImages
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Quattro gol e terza vittoria consecutiva in campionato per la Roma, uscita vincitrice dal match contro il Monza e salita momentaneamente al quinto posto in classifica. Giallorossi trascinati dai suoi tenori - Pellegrini, Lukaku, Dybala e Paredes - e già carichi in vista dell'impegno in Europa League contro il Brighton. Al termine dell'incontro dell'U-Power Stadium, Daniele De Rossi ha parlato così ai microfoni di DAZN:

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Cos'hai fatto per avere un gruppo così coeso in poco tempo?
"Lo era anche prima. Non ho fatto niente. E’ un gruppo che è andato fino in fondo in Europa. Se non sei un gruppo unito non raggiungi quegli standard. Cerco di essere onesto e dire la verità. Di essere diretto se qualcosa non mi piace. Loro sono fantastici. Qualcuno di loro era mio compagno e ha avuto un occhio di riguardo. Mi hanno aiutato anche loro per quello che siamo stati da compagni”.

Su cosa hai lavorato per Pellegrini?
"Abbiamo lavorato fisicamente e tatticamente. Ho cercato di dare la mia idea di calcio. Ci credo particolarmente ma bisogna stare bene per farlo. Oggi abbiamo giocato meglio rispetto al Torino. Non solo Lorenzo, tutta la squadra mi sta capendo su questo gioco che oggi abbiamo sviluppato bene. C’è bisogno di gamba e di fatica senza palla sennò è fine a se stesso”.

Quanto c'è del tuo lavoro in questi 20 gol nelle ultime 7 partite?
"Spero tanto, non lo so. Io cerco di mettere in campo una squadra abbastanza offensiva. Ho giocatori che fanno gol in qualsiasi momento. In allenamento non dico a Pellegrin di fare quel dribbling lì mentre il gol di Lukaku lo proviamo più spesso. Cerco di organizzarli in modo tale che abbiano la palla tra i piedi vicino la porta. Voi pensate che parlerò della punizione di Dybala o del bel gol di Pellegrini ma l'importanza di un singolo la vedo in Celik che entra e fa questa prestazione nonostante non lo faccio mai giocare. Questi singoli ti fanno vincere i campionati o salvarti se lo devi fare”.

Sulle difficoltà del primo tempo:
“Ogni partita anche nelle più belle c’è qualcosa da migliorare. Non abbiamo preso gol da cross dal fondo ma abbiamo rischiato di prenderlo. Un paio di palle sparate lunghe ci hanno colto alla sprovvista. Dobbiamo lavorare su tutto. Adesso rispetto all’inizio  vedo un miglioramento sulla lunghezza della squadra e sulle letture difensive. Più giochi con squadre forti più ti mettono in difficoltà ed evidenziano il tuo non essere perfetto”.

Su Dybala:
“Siamo contenti della sua attitudine quotidiana. Lavora e gli piace farlo. Quando fa defaticante sostiene comunque i compagni in campo. Dovrei dirlo di tutti ma lui oltre alla professionalità e alla condizione fisica, sta mettendo in campo il talento che è diverso rispetto agli altri”.

Era dal 2017 che la Roma non aveva due attaccanti in doppia cifra:
“Dobbiamo segnare tutti. Inevitabilmente le stelle di ogni squadra devono dare il loro contributo. Oggi non parlo solo degli attaccanti ma di tutti, hanno fatto una grande partita. Anche chi è entrato lo ha fatto alla grande. Questi ci trascinano se alla base c’è uno scheletro importante”.