Decreto Crescita prorogato a febbraio: le conseguenze sul mercato
È stata prorogata la data per l'abolizione del Decreto Crescita. A rivelarlo è l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, secondo la quale i club italiani potranno usufruire degli sgravi fiscali per giocatori provenienti dall'estero per altri due mesi, ossia fino a febbraio 2024. Introdotto del 2019 per favorire la crescita tecnica della Serie A, il Decreto Crescita sarebbe dovuto decadere il 1º gennaio ma è stato inserito all’interno del Decreto Milleproroghe che oggi arriverà in Consiglio dei Ministri per poi finire in Gazzetta Ufficiale tra stasera e domani.
Una vittoria a metà per Lega e Federcalcio che ne chiedevano il rinvio almeno fino a luglio in modo da poter sfruttare le agevolazioni almeno per parte del mercato estivo. Il DC resterà invece valido fino alla finestra invernale, un lasso di tempo in cui le società si daranno inevitabilmente da fare sia per quanto riguarda gli acquisti ma anche sul fronte rinnovi, specialmente con contratti quinquennali che garantiscono degli sgravi maggiori.
Non è però detta l'ultima parola visto che i vertici federali vogliono utilizzare tale proroga come punto di partenza per mantenere o rimandare ulteriormente (si parla di 5 anni) l'abolizione del Decreto Crescita. In una lettera inviata al premier Meloni e al Consiglio dei Ministri, la Lega Serie A aveva spiegato attraverso dei dati quanto gli sgravi fiscali fossero fondamentali per la sopravvivenza del calcio italiano. Senza il DC, molti campioni se ne andrebbero, impoverendo il livello, la competitività e il seguito della Serie A, e portando meno introiti nelle casse del paese.