Di Maria: "Messi per me è 'il Nano'. Ronaldo? Un fenomeno, ma non è nella mia top 5"
Angel Di Maria non è solo uno dei calciatori più forti che da anni vediamo sui campi da calcio. È anche uno di quelli più fortunati, visto che ha potuto giocare sia con Leo Messi che con Cristiano Ronaldo. El Fideo, tra le altre cose, ne ha parlato in un'intervista a TyC Sport.
"Cristiano Ronaldo? È un fenomeno. Quello che fa in campo è evidente, ma fuori lo è ancora di più. Al mio primo compleanno al Real Madrid, erano venuti alcuni miei amici - si legge su calciomercato.com -. Della squadra avevo invitato Marcelo e Pepe, che uscivano sempre con Cristiano, e ho invitato anche lui. Pensavo che non sarebbe venuto, ma mi ha mandato un messaggio e ha detto che veniva. Si è seduto fuori con i miei amici a bere birra. Calmo, come se niente fosse. La verità è che mi ha sorpreso molto. In campo vinceva sempre, pensando fosse tutto merito suo, ma fuori dal campo è un altro tipo di persona".
Su Messi: "È un orgoglio aver giocato con tanti campioni, ma mi mancava la ciliegina sulla torta: giocare con Messi in un club. Ho avuto diverse possibilità di andare al Barça... Per me è il Nano, gli ho sempre detto così. Io sono Fideo e lui il Nano, è così da tanto tempo e rimarrà così. Gli piace essere trattato come uno in più e io lo tratto così. Se lo tratti per quello che è, un alieno, lo metti in quella bolla che non gli piace. Viene da un altro mondo, è la realtà, ma alla fine per me è Leo, il Nano".
Di Maria ha poi parlato del suo rinnovo con il PSG: "Ad un certo punto avevo programmato di tornare in Argentina: il mio contratto con il PSG stava scadendo e non avevo discusso di nulla, ma è successa la cosa del Covid e l'idea di non poter tornare con la gente mi ha annebbiato. Lì ho iniziato a parlare con la società e mi hanno offerto di rinnovare. Sono rimasto perché mi sento ancora pienamente in grado. E non l'ho fatto per Leo, perché è arrivato dopo...”.
Su José Mourinho, ora alla Roma ma che Di Maria ha incontrato al Real Madrid: "Mourinho è un fenomeno. Con me si è sempre comportato molto bene. Ma nello spogliatoio si lamentava sempre, si lamentava con chiunque, non gli importava chi fosse. Una volta ha iniziato a litigare con Cristiano nello spogliatoio, gli diceva che non aveva corso e che gli altri lo avevano fatto per lui. Ma era un fenomeno: dovevamo giocare e avevo quattro cartellini gialli, mi disse che se ne avessi preso un altro mi avrebbe dato quattro giorni di ferie". La chiosa è sulla sua Top 5: "Lionel Messi, Marco Verratti, Zlatan Ibrahimovic, Luka Modric e Toni Kroos. Cristiano ha bisogno di spazio e mi piacciono i giocatori che risolvono le partite con una giocata nello stretto" ha concluso.
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