Di Maria sta tirando troppo la corda con la Juventus?
Mollare o non mollare Di Maria? Questo è il dubbio amletico del calciomercato estivo della Juventus. Quella che sembrava dover essere la settimana decisiva per l'arrivo o meno del Fideo a Torino si è trasformata lentamente in un altro tentativo a vuoto della dirigenza bianconera. L'ala argentina, che aveva promesso di dare una risposta definitiva in questi giorni, ha deciso di non aprire nuovamente bocca sul proprio futuro. Un silenzio che non può far piacere a chi da tempo ha messo sul tavolo il possibile pur di andare incontro alle richieste della controparte.
Non si può dire, infatti, che la Juventus non abbia modificato più e più volte la propria offerta per avvicinarsi all'argentino, il quale oltre ad un mite interesse poco ha realmente fatto per chiudere l'accordo. Vada per le vacanze meritate, durante cui nessuno desidererebbe essere disturbato, concessi anche i giorni extra per discutere in famiglia sulla destinazione migliore per il futuro, ma le promesse avanzate vanno poi mantenute.
Da attesa a tormentone
Lo spettro del Barcellona e le pressioni della famiglia, desiderosa di tornare in Spagna se non addirittura in Argentina con un anno di anticipo, non possono che essere evidenti in uno scacchiere dove il re sembrava essere stato conquistato dalla cavalleria. Nessuno mette in dubbio l'appetibilità di un club storico come quello blaugrana, ma continuare ad aspettare una società alle prese con evidenti problemi da risolvere non è il massimo per le altre pretendenti. Soprattutto se considerato il fatto che gli spagnoli avranno prima altre trattative da finalizzare, come quella di Kessié, e la certezza di pareggiare l'offerta bianconera non ci sarebbe.
I continui rinvii del Fideo sembrano oramai indispettire una piazza pronta inizialmente ad acclamarlo come il prescelto e che ora preferirebbe avere anche una risposta negativa, ma quantomeno ad avercela. L'argentino ha indubitabilmente il coltello dalla parte del manico. Il Fideo, salvo clamorosi colpi di scena, non perderà l'ultima convocazione ai Mondiali, anche se dovesse tornare anzitempo in Argentina - dove il Rosario Central di Tevez lo attende a braccia aperte. Per la Juve una pedina del genere è indispensabile, poiché permetterebbe subito di avere grande qualità in campo e di rimandare di un anno l'investimento sulle corsie esterne offensive - Zaniolo per intenderci. La Vecchia Signora ha altri reparti attualmente su cui far gravitare le proprie spese, tra cui quello difensivo.
In uno scenario del genere non sorprende che Di Maria faccia il bello ed il cattivo tempo a suo piacimento, avendo diverse possibilità da cui attingere senza alcun problema. Non è di certo una soluzione che possa far piacere alla Juventus, ma c'è poco da scandalizzarsi quando un giocatore ha pieno possesso della parte finale della propria carriera - diverso ad esempio è il nodo Dybala, attualmente messo in lista di attesa dopo il ritorno in nerazzurro di Lukaku.
Le altre piste
Chi deve muoversi su altre piste, mettendo un attimo in disparte l'affare Fideo è la Juventus. I bianconeri devono esser consapevoli che il calciomercato è ancora lungo e perciò l'accordo con l'argentino potrebbe arrivare anche nelle prossime settimane. Ciononostante, Allegri ha urgente bisogno di un esterno per completare il tridente con Chiesa e Vlahovic. Le strade che portano ai nomi di Zaniolo e Berardi attualmente sono poco percorribili, considerata l'onerosa valutazione per entrambi e la necessità delle zebre di investire altrove al momento. La pista più calda resta quella di Kostic, il quale potrebbe sbarcare alla Continassa per un prezzo anche inferiore ai venti milioni richiesti dalla Germania. L'idea perseguita dalla società resta sempre quella di ringiovanire la rosa e di mantenere sotto controllo il monte ingaggi del gruppo, ma oggi coniugare questi desideri con quello di tornare a vincere nel breve termine non è facile.
Ce ne saranno di nomi ed accostamenti che si susseguiranno da inizio luglio, è la prassi del calciomercato e tutti la conoscono. I bianconeri dovranno prima o poi lasciare la corda tirata in continuazione da Angel Di Maria, che nel frattempo ha tutto da vincere. I bianconeri, invece, stanno solamente rallentando la propria corsa, con un braccio di ferro che prima finirà e meglio sarà per tutti i partecipanti. Il progetto resta il protagonista principale di tutta la storia, il punto da cui partire per il futuro. Se il Fideo dovesse nascondere perplessità su quest'ultimo, lasciare la presa non sarebbe poi così male.
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