Divorzio Juve-Dybala, Arrivabene ufficializza: "Non era più centrale"

Maurizio Arrivabene
Maurizio Arrivabene / Jonathan Moscrop/GettyImages
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Oggi era il giorno dell'incontro tra la Juventus e Paulo Dybala, un summit rinviato a lungo e nato certo sotto auspici non esattamente incoraggianti: si è arrivati di fatto alla rottura, alla decisione di non proseguire insieme e al conseguente addio estivo a parametro zero per l'argentino. Adesso, a ufficializzare in qualche modo il divorzio in vista, arrivano anche le parole dell'AD bianconero Maurizio Arrivabene, dichiarazioni rilasciate a Sky Sport e che non richiedono certo di leggere troppo tra le righe. Queste le parole del dirigente juventino:

Paulo Dybala
Dybala contro la Salernitana / Jonathan Moscrop/GettyImages

"La Juventus non ha rinnovato con Dybala: questo è il cambiamento che c’è stato da ottobre a oggi. Con l’arrivo di Vlahovic è cambiata la valutazione tecnica, la squadra e il progetto. Parte di quei cambiamenti riguardano il contratto di Dybala che oggi non è stato rinnovato. Oggi c'è stato un incontro amichevole, molto chiaro, rispettoso. Da parte della Juve non sarebbe stata rispettosa un'offerta al ribasso per Paulo. Ha passato 7 anni con noi, nei suoi confronti c’è rispetto. La decisione è stata presa, ci abbiamo pensato molto, però voglio sottolineare una cosa: la dirigenza della Juventus non prende decisioni contro la Juventus, ma per la Juventus" riporta Il Bianconero.

Sul tema della centralità: "Abbiamo avuto un approccio sincero. Con gli acquisti di gennaio, con l’arrivo di Vlahovic, la posizione di Paulo non era più centrale. Gli infortuni? No, parametri diversi. Abbiamo fatto valutazioni carattere tecnico: nessuno ha messo in questione la bravura e il valore tecnico di Paulo. Abbiamo poi fatto considerazioni sulla lunghezza del contratto e di carattere economico. Abbiamo fatto delle scelte".


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