Dominio Milan, Leao e Brahim fanno tremare il Maradona

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FBL-ITA-SERIEA-NAPOLI-AC MILAN / TIZIANA FABI/GettyImages
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Al Maradona si presenta il Milan per il primo dei tre scontri con il Napoli che caratterizzeranno il mese di aprile. Rossoneri obbligati a vincere per conquistare punti pesanti in zona Champions League; azzurri che puntano ancora il record in Serie A nell'attesa di scoprire quando arriverà la matematica. Un primo confronto che aiuterà a capire cosa aspettarci nella doppia sfida che si consumerà al Quarto di Champions.

Spalletti deve rinunciare all'infortunato Osimhen e sceglie la formazione-tipo. 9/11 confermati con Politano e Simeone a formare il tridente insieme al georgiano Kvaratskhelia. Pioli riscopre la difesa a quattro. Dal primo minuto torna Calabria, con Tomori, Kjaer e Theo a formare il quartetto. A centrocampo Krunic, con Tonali e Bennacer a sostenere l'ormai solito tridente.

Il Milan si diverte a Napoli e nel primo tempo va sorprendentementesul doppio vantaggio con Leao e un imprendibile Brahim Diaz. Nella seconda frazione la trama sembra cambiare, ma è solo un'illusione. Leao fa tris e Saelemaekers poker. Vincono i rossoneri, con ampio margine.

Le formazioni ufficiali

Napoli, 4-3-3: Meret; Di Lorenzo, Kim, Rrahmani, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Simeone, Kvaratskhelia. All. Spalletti

Milan, 4-3-3: Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer, Tonali. Krunic; Brahim Diaz, Leao; Giroud. All. Pioli

La chiave tattica della partita

La prima novità da segnalare riguarda lo schieramento in campo. Il Milan con la difesa a quattro è già una sorpresa dopo le ultime uscite, l'altra è che il centrocampista più offensivo dei rossoneri è Ismael Bennacer, in posizione da trequartista e chiamato a seguire a uomo Lobotka; Krunic e Tonali hanno rispettivamente in consegna Zielinski e Anguissa. Dopo due minuti è già tempo di alzarsi dalla sedia: la squadra di Pioli fraseggia a sinistra e serve Brahim Diaz all'interno dell'area di rigore, il passaggio dietro è invitante, ma lo spagnolo calcia debolmente sprecando tra le mani di Meret.

Il Napoli impiega più o meno lo stesso tempo a rispondere: Simeone si avventa su un cross basso, ma la sua girata mancina termina ampiamente sopra la traversa. Si tratta di uno spavento isolato, perché il Milan trova in vantaggio in seguito a una serie di gesti tecnici individuali bellissimi. Giroud protegge e smista, Brahim Diaz passa sulla linea laterale con un gioco di prestigio spaventoso e imbuca con i tempi perfetti per Rafael Leao che, con il solito stile, scava dolcemente alle spalle di Alex Meret, 0-1 rossonero.

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25° minuto e succede di nuovo. Giroud ne pulisce un'altra scambiando con Leao, Bennacer crossa sul secondo palo e la sfera arriva ancora a Brahim Diaz. Il 10 spagnolo controlla, mette a sedere Mario Rui e buca Meret con l'ausilio della deviazione di Kim. Milan in estasi, Napoli scosso. Kvaratskhelia si accende meno di Politano e i partenopei faticano a strozzare gli ospiti nella loro metà campo. Ospiti che vivono invece di transizioni veloci, spesso pericolose.

Nella seconda parte il, Napoli prova a cambiare la trama, ma incorre negli stessi errori. Di Lorenzo perde palla e in meno di 10 secondi Leao si presenta al limite dell'area, Bennacer imbuca per Giroud che controlla bene, ma incrocia troppo sfiorando soltanto il tris. Gli azzurri si spaventano e crescono, soprattutto sulla corsia di sinistra con Kim e Mario Rui che finiscono per impensierire Maignan, ma sono appunto soltanto pensieri.

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Dopo Bennacer, anche Tonali decide di incidere alla sua maniera. L'8 rossonero sradica la sfera a Zielinski e lancia Rafael Leao all'uno contro uno. Il portoghese fa vacillare Rrahmani, sposta la palla sul mancino e pesca con violenza l'incrocio opposto, 0-3 e gara virtualmente chiusa con ancora mezz'ora da giocare. Il tempo è tanto e il Napoli esce dal campo troppo presto. Saelemaekers fa tutto da solo e umilia la difesa di Spalletti infiltrandosi in una mischia di 4 giocatori e uscendo di fronte a Meret per poi realizzare il poker sotto le gambe del portiere azzurro.

I minuti restanti si giocano per inerzia. La squadra di casa prova timidamente ad attaccare e gli ospiti ad aumentare il parziale in contropiede. Finisce 0-4, capitolo uno di tre.

L'episodio della partita

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Masterclass del dribbling nello stretto. Della prestazione collettiva perfetta del Milan potremmo scegliere tante giocate da sottolineare, tante individualità. Quello che ne ha sicuramente fatte di più, che ha inciso nel momento più equilibrato della gara è senza dubbio Brahim Diaz. Immarcabile in ogni zona di campo, dalla mediana alla linea laterale, fino all'area di rigore. I suoi dribbling velocissimi e imprevedibili fanno impazzire il Napoli, l'idea di mettere a sedere Mario Rui a qualche metro dalla porta è tanto geniale quanto utile.