Donnarumma si sente diverso dal 2021 e non sottovaluta la Svizzera

Le parole del portiere azzurro in vista degli ottavi di Euro 2024
Italy Training Session And Press Conference: Round of 16 - UEFA EURO 2024
Italy Training Session And Press Conference: Round of 16 - UEFA EURO 2024 / Claudio Villa/GettyImages
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Il ruolo di Gigio Donnarumma per il raggiungimento della fase a eliminazione diretta di Euro 2024, superando il girone B, è stato centrale e il portiere della Nazionale ha offerto - nelle tre partite disputate fin qui - l'ennesima prova di quanto possa risultare decisivo per le speranze azzurre, andando a replicare quanto accaduto nel 2021. Lo stesso Donnarumma ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Svizzera a Berlino, ottavo di finale degli Europei. Queste le sue parole riportate da La Gazzetta dello Sport:

"Sarà una grandissima sfida e dopo aver passato un girone difficile come il nostro, avremo una consapevolezza in più. La squadra è in crescendo: il girone è stato difficile e molti ci davano per spacciati in questo girone della morte. C'è positività adesso. Abbiamo affrontato avversarie forti e contro la Spagna abbiamo meritato di perdere per quello che si è visto, ma con la Croazia siamo rimasti in partita e abbiamo segnato alla fine il pareggio. Contro la Svizzera sarà una gara da dentro o fuori nella quale dovremo sbagliare il meno possibile perché loro verticalizzano e ripartono. La squadra sono convinto sia pronta".

Su Sommer: "Lui è forte, ha fatto un grande campionato. Mi sento sempre con il mio ex preparatore dei portieri, Spinelli, che è stato con me al Psg e so che bel torneo hanno vinto. Spero che domani faccia molto meno rispetto a quello che ha fatto in Serie A contro l'Inter".

Sulla Svizzera: "E' una squadra che viene a pressare e vuole rubar palla velocemente per verticalizzare. Una formazione fisica che contro la Germania vinceva 1-0 e continuava a pressare fino al termine. Bisognerà a volte uscire da dietro e altre andare sull'attaccante. La partita è diversa nell'arco dei novanta minuti e dovremo essere bravi a capire quando giocare e quando no. Bisognerà non dare fiducia a loro perché se perdiamo palloni pericolosi, porteremo l'inerzia della sfida dalla loro parte".

Un paragone col 2021 e coi gironi: "Sarà una partita diversa rispetto a quelle del girone perché ci sono state gare nelle quali non abbiamo fatto bene. Bisogna gestire meglio la palla. La squadra sa l'importanza della sfida e saremo pronti. Il modulo si può cambiare anche durante l'incontro: l'importante è dare tutto, sforzarsi di non concedere occasioni da gol e stare compatti. Finora abbiamo subito troppe reti. I possibili rigori? Ai miei compagni ho fatto far gol dal dischetto per dar loro autostima. Ci siamo allenati tutti perché magari qualcuno esce ed entrano altri. Anche io ho preparato varie situazioni con il preparatore dei portieri. Rispetto a tre anni fa mi sento più responsabile, un uomo diverso e sono cresciuto molto giocando all'estero. Nel gruppo sono uno dei più grandi e indosso la fascia da capitano, un'emozione che non si può spiegare. Sono contento perché da quando ero bambino sognavo di giocare queste competizioni".