Doppietta di Vlahovic e sigillo di Chiesa: 3-0 della Juve al Sassuolo
La 20ª giornata di Serie A si chiude con il successo della Juventus contro il Sassuolo. Il 3-0 maturato allo Stadium è frutto della doppietta di Dusan Vlahovic e dal sigillo nel finale di Federico Chiesa. I bianconeri si riportano così a -2 dall'Inter capolista e a +7 dal Milan terzo in classifica.
La squadra di Allegri parte subito con un atteggiamento molto aggressivo in modo da impedire la costruzione dal basso dei neroverdi favorendone l'errore in fase di possesso. È proprio da una palla rubata che Miretti serve Vlahovic sull'angolo destro dell'area di rigore. Il centravanti serbo controlla, si prende lo spazio che i difensori gli lasciano colpevolmente e calcia a giro sul palo lungo, dove Consigli non è irreprensibile. Il Sassuolo però non si scompone e continua a giocare il proprio calcio, rendendosi anche pericoloso con una conclusione insidiosa dalla distanza neutralizzata da Szczesny. È proprio nel momento migliore degli avversari che la Juve dà prova di cinismo siglando il raddoppio. A firmarlo è ancora Vlahovic, ma stavolta con una punizione che bacia la traversa e si insacca.
Nella ripresa i padroni di casa tornano in campo con l'obiettivo di difendere a tutti i costi il vantaggio e, in caso, di colpire con le ripartenze. Così facendo però offre il fianco alle ambizioni di rimonta del Sassuolo, che si rende pericoloso con due conclusioni (una finita di poco fuori e l'altra annullata da un grande Szczesny). Dopo qualche spavento la Juve riprende in mano il controllo della situazione e torna a farsi vedere dalle parti di Consigli. Weah va vicino al 3-0 ma manda incredibilmente fuori; tris che arriva intorno al 90' quando Milik ruba palla e serve Chiesa, che imbuca di punta.
La chiave tattica della partita
Una squadra che professa il proprio stile di gioco a qualsiasi costo e una che colpisce con cinismo aggiudicandosi la vittoria: si può riassumere così la partita di stasera, con il Sassuolo che prova a costruire dal basso, a far girare la palla sul fronte offensivo cercando di liberare Berardi e Laurienté, e la Juve che invece aggredisce alta per recuperare il prima possibile la palla e che, quando non ci riesce, non si vergogna di concedere all'avversario la maggior percentuale del possesso.
Il migliore in campo: Dusan Vlahovic, voto 8
MVP assoluto della partita. Dovrebbe fare l'attaccante, il rapace d'area, ma è dalla distanza che oggi dà il meglio di sé. Il serbo prima la sblocca con un tiro a giro ben indirizzato, poi torna a segnare su calcio di punizione. Con un Vlahovic così la Juve può continuare a sognare.