Dove deve intervenire l'Inter sul mercato e quali potrebbero essere i rinforzi
L'Inter allenata da Simone Inzaghi è momentaneamente in testa alla classifica. La squadra nerazzurra sta confermando tutto quello che ha fatto di buono nella scorsa stagione. Aggiungiamo pure un Lautaro Martinez in grandissima forma: il centravanti argentino ha segnato 29 gol nell'anno solare staccando giocatori del calibro di Diego Alberto Milito e Christian Vieri (che si sono fermati a 28 reti). "Se c'è necessità possiamo valutare di intervenire sul mercato. Ci troveremo con l'allenatore, con Ausilio e Baccin, ma non parlerei di allarmismo", queste le recenti parole dell'amministratore delegato dell'Inter Giuseppe Marotta a DAZN, che non ha definito critica la situazione attuale e che ha sottolineato come il club di Viale della Liberazione interverrà solamente se indispensabile. Ma quali potrebbero essere i giocatori prendibili e quelli sacrificabili?
Chi può partire?
- Centrocampo: un caso particolare in casa Inter da diversi anni è quello di Stefano Sensi. Il giocatore ex Cesena e Sassuolo non ha sfruttato al meglio il prestito al Monza la scorsa stagione, a causa dei soliti e noti problemi fisici. Una volta tornato ad Appiano non ha trovato spazio nella formazione di Inzaghi complice un centrocampo formato da Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan. Una sua cessione permetterebbe al club di risparmiare sull'ingaggio, liberando anche uno slot in mezzo al campo da occupare, presumibilmente, da un calciatore di prospettiva. Un altro giocatore che finora si è visto poco è Davy Klaassen: il 30enne arrivato dall'Ajax a titolo gratuito ha collezionato sette presenze tra Serie A e Champions League. Anche qui servirebbe una riflessione: l'Inter l'ha preso per portare un po' di esperienza in mediana, ma è difficile scalzare i tre titolarissimi. Un suo addio, come nel caso di Sensi, libererebbe spazio e e permetterebbe al club di risparmiare sull'ingaggio. Asllani è un altro giocatore che da quando è a Milano ha perso spazio: Inzaghi ha sottolineando come l'albanese non sia ancora pronto per giocare a certi livelli. Ma è difficile ipotizzare una sua cessione, anche solamente in prestito, essendo l'unico vero vice Calhanoglu in mezzo al campo.
Chi può arrivare?
- Centrocampo e difesa: l'infortunio di Juan Cuadrado (che salterà i prossimi tre mesi di stagione) ha costretto la dirigenza interista a guardarsi intorno per colmare un buco sulla corsia di destra. Le suggestioni sono tante: Mazzocchi della Salernitana sarebbe una di queste. Il laterale granata è stato proposto al club nerazzurro ma al momento il suo profilo non scalda troppo la dirigenza. Quello di Mazzocchi resta un candidato valido. Altro profilo a prezzo stracciato? Tiago Djalò. Il classe 2000 è anche sul taccuino della Juventus, ma l'Inter avrebbe già espresso la volontà di portarlo a Milano anticipando la concorrenza degli acerrimi rivali. Terzino destro e anche difensore centrale, può ricoprire più ruoli proprio come Benjamin Pavard. Djalò sarebbe perfetto date le esigenze del club, ma se si vuole andare sul sicuro allora converrebbe tenere in considerazione un giocatore come Davide Zappacosta: contratto in scadenza nel 2025, valore del cartellino attorno ai sette milioni ed elemento già collaudato nel nostro campionato. Sulla mediana, oltre a Zielinski in scadenza col Napoli, anche Koke dell'Atletico Madrid (prossimo avversario dell'Inter agli ottavi di Champions).
"Teniamo l'asticella alta, non sediamoci sui mesi passati. Abbiamo grandi aspettative, dipenderà da come lavoreremo", queste le parole sempre dell'ad Marotta ma stavolta alla cena di Natale del club. L'Inter è per ora in testa alla classifica, ha staccato in largo anticipo il pass per gli ottavi di Champions e ha soltanto incassato un k.o. in casa contro il Sassuolo. Inzaghi ha la media punti di 2,12 e oltre a essere un buon gestore è anche un ottimo tattico.
L'Inter adesso è un gioiello, ma un'operazione di abbellimento non guasta mai. Soprattutto per tenere alto il livello e per provare stavolta ad andare fino in fondo in tutti e tre i fronti.