Dove giocherà la Fiorentina durante i lavori per il nuovo Franchi?
Uno dei temi portanti dell'esperienza di Rocco Commisso come patron della Fiorentina, un'avventura iniziata 3 anni fa, è notoriamente quello del nuovo stadio come tappa strategica per il futuro del club ad alti livelli.
Un tema che, di fatto, ha riservato più ombre che luci al patron viola: resta da capire come si porrà la società gigliata di fronte al progetto del nuovo stadio Artemio Franchi, valutando soprattutto - a conti fatti - quali potranno essere i ricavi connessi al progetto e quale potrà essere, a livello commerciale, la resa del cambiamento in atto a Campo di Marte.
Non manca poi un altro aspetto potenzialmente critico, o comunque da prendere in considerazione: la fine del 2023 vedrà prende il via i lavori, che dovranno chiudersi necessariamente entro il 2026, e il Franchi sarà dunque - per un lungo lasso di tempo - a mezzo servizio, certo privo della possibilità di ospitare i tifosi viola a piena capienza.
Dove potrebbe giocare la Fiorentina?
Dove potrà giocare, dunque, la Fiorentina durante i lavori per il riammodernamento dell'impianto in cui gioca la squadra? La prima ipotesi da citare è quella di una permanenza al Franchi (secondo il Corriere Fiorentino è la pista più verosimile), con ovvia riduzione della capienza dell'impianto.
Ridotta di quanto? Al Franchi potrebbero arrivare 10-15 mila tifosi, si parla dunque di un numero inferiore al 50% della capienza massima garantita dallo stadio fiorentino. In sostanza si continuerebbe a giocare, anche coi lavori in corso, così come accaduto a Udinese e Atalanta durante i lavori alla Dacia Arena e al Gewiss Stadium.
Non mancano però altre idee o altre piste in ballo, una sorta di piano B: se la Fiorentina dovesse spostarsi altrove i due impianti favoriti sarebbero il Castellani dell'Empoli o il Mapei Stadium di Reggio Emilia. In particolare lo stadio del Sassuolo diventerebbe una soluzione credibile in caso di competizioni europee da giocare.
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