Dove giocherà la Fiorentina? Il punto sul rebus stadio in casa viola
Può un'opportunità, uno sguardo proiettato con fiducia verso il futuro, tramutarsi in insidia o persino in una poco comoda telenovela, ricca di indesiderati colpi di scena che allontano l'epilogo? Domanda retorica, evidentemente, considerando come la Fiorentina sia passata dal sentirsi forte di un restyling dell'Artemio Franchi finanziato dal PNRR a divenire potenzialmente nomade, costretta a bussare alle porte dei vicini (neanche troppo metaforicamente) pur di trovare una sistemazione.
Una condizione già poco invidiabile in sé a cui si aggiunge il nodo dei tempi: entro marzo dovranno prendere il via i lavori nello stadio di Campo di Marte, rispettivamente entro aprile ed entro giugno le società dovranno comunicare alla UEFA e a Lega/Federcalcio dove intenderanno disputare gli incontri europei e quelli di Serie A (nella stagione 2024/25).
Da Modena a Empoli: una collezione di no
La surreale condizione di nomadismo a cui vanno incontro i viola (perlomeno come impressione mediatica) trova riscontri evidenti in episodi anche curiosi, a modo loro: da Joe Barone che cita il Braglia di Modena con immediata smentita della società emiliana (stupita dalla visita del dirigente viola) alla sindaca di Empoli, Brenda Barnini, pronta a ribadire il proprio no alla possibilità di un Castellani come casa provvisoria della Fiorentina, per ragioni legate perlopiù all'ordine pubblico. Il tutto condito da una posizione sempre più vicina allo smarrimento da parte dei tifosi, pronti a esprimere il proprio disappunto a suon di comunicati (oltre che con uno striscione esposto in occasione di Fiorentina-Bologna di Coppa Italia).
E proprio Brenda Barnini sarà tra i partecipanti all'incontro odierno in Prefettura, un meeting alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella e di Barone in rappresentanza della Fiorentina (in programma alle 17, spiega La Nazione). Un incontro a cui saranno presenti anche il questore Maurizio Auriemma, per tutto ciò che riguarda l'ordine pubblico, e il governatore della Regione Toscana Eugenio Giani, da tempo impegnato nella ricerca di un compromesso percorribile. Da parte della sindaca empolese si registra un nuovo no, al di là della volontà comunque di mantenere un atteggiamento collaborativo o se non altro di esserci.
Il comunicato diffuso in tal senso dalla Barnini parte da una comprensione di "come il tema della sede delle partite della Fiorentina durante i lavori allo stadio ‘Franchi’ sia emergenziale per tutti i tifosi, per il club viola e per il Comune di Firenze" ma sfocia poi in una posizione irremovibile, a livello pratico: "Ospitare la Fiorentina significherebbe avere ogni weekend una partita di calcio che blocca la città: quella dell’Empoli e la settimana successiva una partita della Fiorentina" ha infatti spiegato la prima cittadina empolese, dopo aver elencato i vari disagi connessi allo svolgimento delle partite al Castellani (già col solo Empoli coinvolto).
Slittamento come nuova priorità
A questo punto sarà interessante capire che tipo di dialogo o di compromesso (sulla carta utopistico) potrà esserci tra le parti: l'obiettivo in tal senso potrebbe essere quello di un Castellani utilizzato dai viola per una parte del campionato 2024/25, spostandosi poi al Padovani da gennaio (lo stadio fiorentino dedicato al rugby, pronto ai lavori di adeguamento). Anche sul fronte Padovani non mancano nodi critici, a partire da una cifra (3-5 milioni) che la Fiorentina non ha intenzione di spendere ma che - in qualche modo - dovrà essere individuata per rendere lo stadio utilizzabile per partite di Serie A.
Un auspicio in ballo, su cui si è registrata una parziale apertura del Governo e di Fitto nei giorni scorsi, riguarda la possibilità di tempi meno stringenti per chiudere il restyling e di una Fiorentina dunque al Franchi anche durante lo svolgimento dei lavori: La Nazione a tal proposito spiega che lo slittamento sarebbe comunque oneroso e darebbe modo ad alcune imprese aggiudicatarie di farsi da parte, con annesse penali da pagare per il Comune.
A fronte delle enormi difficoltà a trovare una sede alternativa per le partite della Fiorentina, dati i rifiuti espressi da Modena, Empoli e Lucca, l'aspetto cruciale sarà proprio quello di uno slittamento necessario, individuando modalità per giocare al Franchi anche durante i lavori (come accaduto in altre realtà italiane), allungando le tempistiche dell'opera. La chiave di lettura principale dell'incontro dovrà essere questa, andando a superare lo scontro tra istituzioni locali e un botta e risposta piuttosto sterile sull'asse Firenze-Empoli.