Dove sono cresciuti calcisticamente i 26 calciatori dell'Italia Campione d'Europa?
Di Marco Deiana
Da Udine a Reggio Calabria, passando per Bari, Napoli, Roma, Livorno, Bergamo e Milano, senza dimenticare Cagliari e Palermo, con un pizzico di Brasile. Questa Italia Campione d'Europa ha coinvolto tutti, da nord a sud. E non parlo dal punto di vista del tifo. Quello dovrebbe essere scontato. Qui invece volevo trattare un argomento un po' diverso, ossia quello relativo ai club che hanno cresciuto calcisticamente i 26 azzurri convocati da Roberto Mancini per Euro 2020.
Viene fuori una cartina dell'Italia quasi al completo. Qualche giocatore durante la sua crescita calcistica italiana si è spostato di tanti chilometri, altri invece hanno avuto una sola squadra d'appartenenza a livello giovanile.
Dove sono cresciuti calcisticamente i portieri dell'Italia Campione d'Europa?
Partendo dai portieri, troviamo Alex Meret cresciuto calcisticamente tra il Donatello Calcio e l'Udinese, entrambi club di Udine (e provincia). A seguire c'è l'eroe azzurro Gianluigi Donnarumma che ha diviso la sua crescita calcistica tra il Club Napoli e il Milan, società che l'ha lanciato nel professionismo a soli 16 anni. Percorso simile, anche se da nord a sud, per Salvatore Sirigu: l'estremo difensore sardo dopo aver calcato i campi del centro Sardegna, a livello giovanile ha difeso i pali di Venezia e Palermo (con i siciliani ha esordito nel professionismo in Coppa Italia).
Dove sono cresciuti calcisticamente i difensori dell'Italia Campione d'Europa?
Passando ai difensori, troviamo la coppia centrale formata da Leonardo Bonucci e Giorgio Chiellini: il primo è cresciuto calcisticamente tra il Viterbo e l'Inter, mentre il capitano azzurro ha fatto un percorso lineare al Livorno. Sono cresciuti al nord Francesco Acerbi e Alessandro Bastoni: l'attuale difensore della Lazio ha giocato nella Voluntas Brescia (una squadra satellite, a livello giovanile, del Brescia), mentre il giovane nerazzurro è cresciuto nell'importante settore giovanile dell'Atalanta. Alessandro Florenzi invece, manco a dirlo, è cresciuto nella sua Roma, mentre Giovanni Di Lorenzo ha passato la sua carriera giovanile tra la Lucchese e la Reggina. L'imprendibile Leonardo Spinazzola invece a livello giovanile ha vestito le maglie di Virtus Foligno, Siena e Juventus.
E poi troviamo i due brasiliani Toloi e Emerson Palmieri. Il primo, che ora veste la maglia dell'Atalanta, è cresciuto nel Goias; mentre il terzino del Chelsea ha mosso i primi importanti passi a livello giovanile nel Santos.
Dove sono cresciuti calcisticamente i centrocampisti dell'Italia Campione d'Europa?
E ora tocca al centrocampo azzurro. Partiamo dall'italo-brasiliano Jorginho, cresciuto calcisticamente nel Verona. Passiamo a Nicolò Barella che ha vestito la maglia del Cagliari fin dalla giovanissimo età, arrivando ad esordire nel professionismo e in Serie A. A completare il terzetto titolare c'è Marco Verratti, cresciuto tra il Manopello e Pescara, fino all'esordio da 15enne (15 anni e 9 mesi) in Coppa Italia. La Lombardia è terra di centrocampisti: Manuel Locatelli è cresciuto tra Atalanta e Milan, Bryan Cristante invece ha giocato solamente nel settore giovanile del Milan, mentre Matteo Pessina è cresciuto nel Monza (con tanto di esordio nel professionismo). Chiude il cerchio Gaetano Castrovilli che ha mosso i primi passi a livello giovanile nel Bari, prima di passare alla Fiorentina dove ha disputato una sola stagione nel vivaio viola prima di diventare professionista.
Dove sono cresciuti calcisticamente gli attaccanti dell'Italia Campione d'Europa?
E concludiamo con il reparto offensivo. La Fiorentina ha cresciuto e coccolato due talenti dell'Italia Campione d'Italia: parliamo di Federico Bernardeschi e Federico Chiesa (ora entrambi alla Juventus). Lorenzo Insigne, manco a dirlo, è cresciuto nel Napoli, mentre Andrea Belotti ha mosso i primi importanti passi a livello giovanile nel calcio con la maglia dell'Albinoleffe. Il suo amico e compagno di reparto Ciro Immobile invece ha diviso la sua carriera giovanile tra il Sorrento e la Juventus. C'è anche un po' di Sassuolo nel reparto d'attacco degli azzurri. Il club emiliano ha cresciuto (e continuerà a farlo) Giacomo Raspadori, mentre Domenico Berardi dopo aver mosso i primi passi in provincia di Cosenza, cattura l'attenzione del Sassuolo dopo una partita di calcetto tra amici disputata in Emilia (dove si era trasferito per stare con il fratello). Con i neroverdi è partito dagli Allievi fino all'esordio in prima squadra.