Dybala-Inter: il peso tecnico e mediatico del colpo di Marotta
Quali sono le qualità che un dirigente dovrebbe avere nel calcio di oggi? Deve conoscere i giocatori, questo è ovvio, deve riuscire a convincerli a firmare per la squadra che rappresentano, ma soprattutto deve saper lavorare nell'ombra.
Se infatti vuole mettere a segno un acquisto e la trattativa viene scoperta dai giornali, l'affare automaticamente si complica. Perciò bisogna tenere spenti i fanali, smentire le voci fino all'inverosimile, essere grandi dissimulatori.
Beppe Marotta è in questo senso uno dei migliori (se non il migliore) uomini mercato che abbiamo in Italia. Nella sua brillante carriera, l'attuale amministratore delegato dell'Inter ha chiuso colpi dei quali siamo venuti a conoscenza solo a cose fatte.
Il prossimo acquisto di Marotta - che probabilmente sarà anche uno dei più clamorosi del calciomercato estivo - ha ben poco del suo modus operandi. Che i nerazzurri volessero Paulo Dybala lo si sapeva quando il campionato era ancora in corso. Quando la Juventus ha comunicato che non avrebbe rinnovato il contratto dell'argentino, si sono immediatamente catapultati su di lui.
Certo, la possibilità di ingaggiare a parametro zero un giocatore come la Joya non bisogna lasciarsela scappare. Tuttavia, c'è qualcosa dietro questa trattativa, dei temi che non riguardano solo il calcio giocato.
Due sgambetti alla Juve
Se solitamente si dice che il calciomercato non dorma mai, Marotta ha scelto un orario alquanto "comodo" per affondare il colpo (forse) decisivo per Dybala. Erano le 6 di pomeriggio quando ha incontrato l'agente del giocatore, Jorge Antun, presso la sete dell'Inter in Viale della Liberazione. Ha scelto l'ora dell'aperitivo, quella in cui i milanesi sono tutti in giro per locali, e ha dato appuntamento nel centro nevralgico della vita nerazzurra. Non ci sono dubbi: voleva essere notato, voleva che tutti sapessero che quel summit aveva avuto luogo.
L'Inter vuole elevare quello della Joya ad acquisto mediatico e accompagnarlo costantemente con le luci delle telecamere. D'altronde, quando ingaggi un giocatore dei rivali di sempre senza nemmeno pagare un solo euro per il suo cartellino, un po' vuoi vantartene. Come si dice in gergo, vuoi farli "rosicare".
Allo stesso modo, anche Dybala vuole rinfacciare ai bianconeri la trattativa. Magari l'argentino intende far ingelosire la sua vecchia squadra "tradendola" con la sua peggior nemica. La trattativa tra l'argentino e i nerazzurri ha in effetti un ché di desiderio di rivincita.
Colpo low cost
Da quanto emerso dopo l'incontro di ieri pomeriggio, l'Inter ha messo sul piatto un contratto di tre anni (con opzione per il quarto) a 6 milioni di euro più bonus. Uscito dagli uffici nerazzurri, Antun avrà certamente telefonato a Dybala, che ora si trova in vacanza a Miami, per esporgli le cifre. Il suo entourage ha sempre chiesto almeno 8 milioni più 2 di bonus per firmare, ma vista la mancanza di richieste da parte di club prestigiosi, la Joya potrebbe perfino accontentarsi dell'offerta di Marotta.
Qualora arrivasse un responso positivo e si mettesse nero su bianco un contratto del genere, la dirigenza interista avrebbe addirittura chiuso un affare low cost, visto che un giocatore come Dybala potrebbe ambire a ingaggi ben più elevati.
La coppia Albiceleste con Lautaro
Se potessimo esprimere un desiderio, ci piacerebbe poter dare una sbirciatina nella mente di Marotta per scoprire quali saranno le sue prossime mosse. (Praticamente) chiuso Dybala, l'Inter si ritroverà infatti a dover affrontare la questione relativa a Romelu Lukaku. Il belga sta infatti facendo carte false con il Chelsea pur di tornare a vestire il nerazzurro, ma con l'ingaggio della Joya l'arrivo di Big Rom sembra da escludere.
L'unica soluzione sarebbe vendere Lautaro Martinez. Tuttavia, il Toro ha sempre espresso la volontà di rimanere a Milano e un suo addio in estate appare alquanto improbabile. Allora Big Rom dovrà ancora patire il suo esilio londinese e i tifosi interisti si consoleranno con una coppia offensiva a tinte biancocelesti. Nell'Argentina Lautaro e Dybala non hanno giocato spesso insieme e sono ancora meno le partite disputate come tandem offensivo. Eppure, le loro caratteristiche possono incastrarsi alla perfezione e - salvo sorprese - l'anno prossimo ci godremo uno degli attacchi più letali della Serie A.
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