Dybala titolare in Europa League? Mourinho anticipa la scelta ed esalta Bove

Lo Special One parla di Paredes e di Bove e fissa l'obiettivo minimo in Europa League.
José Mourinho
José Mourinho / Silvia Lore/GettyImages
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Dopo la vittoria scaccia crisi contro il Frosinone, la Roma si prepara ad affrontare il Servette per la seconda giornata della fase a gironi di Europa League. Il match è in programma domani (giovedì 5 ottobre, ndr) e come di consueto, José Mourinho alla vigilia della gara ha parlato in conferenza stampa con i giornalisti.

"Giocare sette partite, una ogni tre giorni, è una situazione che non possiamo nascondere, di cui si parla molto anche da altre parti del mondo valutando la qualità e l'intensità del gioco. Qualche cambio si farà ma non sarò turnover totale perché vogliamo vincere la partita. Sicuramente Dybala partirà dalla panchina insieme ad altri 3-4 titolari. Ho fiducia nei miei giocatori, nello staff. Non essere in panchina può avere un piccolo impatto che dipende anche da come va la partita. Dopo la gara contro il Frosinone ho detto che non eravamo bravissimi, così come non eravamo scarsi quando abbiamo perso. Dopo la partita abbiamo lavorato su tutto quello che abbiamo fatto bene e su quello da migliorare".

"Il primo obiettivo è qualificarsi al prossimo turno, il secondo è finire primi nel girone per evitare gli squali della Champions League. Dobbiamo andare passo dopo passo, intanto qualificarsi per febbraio e poi vedere che succederà. Quando parlate di Bove dobbiamo ricordare come era la situazione quando sono arrivato qua: datemi un po' di credito per questo. Bove domani giocherà, lavora sempre in modo incredibile anche quando non gioca e questa è una qualità incredibile nel calcio di oggi perché non è facile per i ragazzi avere questa forza mentale di essere sempre uguali. Domani giocherà: è sempre positivo verso la squadra. L'orribile allenatore è molto orgoglioso di aver dato una chance a Bove, passando un possibile prestito in Serie C a giocare in Europa".

"Paredes è un prodotto finito come giocatore, non è più un ragazzino in fase di evoluzione. È quel calciatore che io tivdico che in fase offensiva mi è sempre piaciuto e adesso che lavoro con lui dico che lo amo con la palla al piede. Con lui la squadra è diventata più brava nel possesso palla ed è una sua caratteristica: ha tranquillità palla al piede e se la gode. Senza palla è un pochino quello che siamo noi. Con il Frosinone mi è piaciuto l'equilibrio della squadra. La vera opportunità che hanno avuto è stata una palla in profondità che non abbiamo anticipato. Non penso sia stata colpa del centrocampo ma della difesa. Mi piaceva tantissimo Matic, per questo l'ho avuto in tre club".

"Dobbiamo rispettare il Servette, ha un buon allenatore contro cui ho giocato ai tempi del Manchester United. Auguro ai tifosi una bellissima serata in questa splendida città e spendido stadio, ma che tornino a casa con zero punti".

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