Dybala: "Voglio vincere. Via dalla Juve per scelta loro, Marotta non mi ha tradito"

Paulo Dybala
Paulo Dybala / Gualter Fatia/GettyImages
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"Credo che sia presto per parlare di scudetto. C'è tanta voglia da parte di tutti, la Roma ha vinto un trofeo molto importante e ci sono ancora obiettivi importanti. A tutti piace vincere, dobbiamo farlo partita dopo partita e più avanti vedremo dove saremo arrivati. In questo momento ci sono squadre più avanti di noi, dobbiamo lavorare con serenità". È prima risposta di Paulo Dybala nella conferenza stampa di presentazione come nuovo giocatore della Roma. La Joya ha fatto chiarezza sulle tante voci legate al futuro.

Marotta ha detto che all'Inter non servivi, ti sei sentito tradito?
"No, per niente. Da quando è finito il mio contratto con la Juve i miei agenti hanno parlato con tante squadre. Io ho un rapporto molto bello da tempo con Marotta, tante squadre si sono avvicinate, poi è arrivato Tiago Pinto a Torino e le cose sono cambiate".

Quanto ha inciso la telefonata di Mourinho per la tua decisione?
"La sua chiamata mi ha fatto un piacere enorme, un giorno mi ha scritto all'improvviso dopo che ci eravamo già sentiti con il direttore. Ma ringrazio tutti, il presidente, suo figlio. Le chiamate di tutti sono state molto importanti per me".

Quali sono le certezze che hai ricevuto qui alla Roma?
"La prima cosa che avevo chiesto al mister è stata cosa puntiamo a vincere. A me piace vincere, a lui anche. Sia Mourinho che la società mi hanno dato dei punti su cui soffermarmi, qui c'è grande fiducia e consapevolezza. Questo è molto importante per andare avanti e per perseguire gli obiettivi. Io cercherò di dare il massimo e portare la mia esperienza per continuare a vincere".

Quali sono state le principali differenze che hai trovato tra la Roma e la Juve? Ti ha convinto anche Totti?
"Sono da poco qua, sto conoscendo gente nuova e ancora devo imparare i nomi di chi lavora con noi, sono tanti. Ma è un club organizzato che mi sta trattando benissimo. Con Totti ci siamo visti alla partita di Eto'o, abbiamo parlato un po' ma non c'erano ancora delle certezze per venire. Lui mi ha parlato molto bene di Roma, poi non ci siamo sentiti in questi giorni".

Vieni dalla Juve e lì eri una stella, ora sei in un club che sta iniziando una scalata. Hai un'età che ti permette di essere nel pieno della maturità. Il Dybala di Roma può essere il migliore di sempre?
"Io lavoro per quello, mi auguro che possa essere così. Sto cercando di mettermi nella migliore condizione fisica, ci saranno tante partite da qua a quando ci sarà la sosta per i Mondiali. Dopo gli anni alla Juve ho acquisito esperienza, cercherò di dare il massimo nello spogliatoio per aiutare a vincere e per essere sempre positivi nei momenti di difficoltà che sicuramente ci saranno durante l'anno".

Cosa è successo con la Juventus? Perché è finita?
"Io credo che il direttore Arrivabene sia stato molto chiaro, avevamo un accordo da firmare a ottobre e poi la società ci ha chiesto di aspettare. A marzo la società ci ha detto che non avrei fatto parte del progetto futuro. Non è stato un problema economico, la società ha preso un'altra decisione insieme al mister. Ho detto che se questa era la loro scelta, per me non era un problema". 

In tanti pensano che Roma sia la piazza giusta per te, secondo te perché?
"Ho parlato tanto con il direttore, con il mister e con il presidente, sapendo come si sta costruendo questa squadra non ho avuto molti dubbi". 

La clausola nel contratto è una questione di fiducia reciproca?
"Io penso al campo, ad allenarmi e a giocare. Queste sono cose da chiedere al direttore".

Cosa pensi di Zaniolo? Quanto sarebbe importante tenerlo per provare a puntare allo scudetto?
"Tutti conosciamo Zaniolo, le sue caratteristiche e quello che può dare. Ci ho parlato, ma ovviamente la scelta sta a lui, non posso intromettermi nel suo futuro".

Hai firmato per tre anni, ambisci a conquistare in futuro la maglia numero 10 o è un discorso che ritieni chiuso?
"Sappiamo chi è l'ultimo che l'ha usata e da parte mia c'è grandissimo rispetto. Sappiamo che è una maglia molto importante anche per i tifosi. Per me il numero 21 è molto importante, è il numero che ho avuto in Nazionale e con il quale ho iniziato a vincere alla Juventus. Ora spero di iniziare a vincere con la Roma. In futuro non si sa mai, ma adesso sono molto contento con il 21".


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