Ecco il Viola Park: informazioni e curiosità sul centro sportivo della Fiorentina
Fin dall'arrivo di Rocco Commisso alla guida della Fiorentina, dopo la lunga era targata Della Valle, il focus legato al campo e ai risultati sportivi è stato costantemente affiancato da obiettivi e da pensieri diversi ma altrettanto strategici per la crescita del club.
Agli occhi della proprietà è sempre apparso cruciale il tema delle infrastrutture e se, ancora oggi, il discorso stadio è un vero e proprio labirinto di burocrazia e frustrazioni occorre sottolineare - in positivo - quanto accaduto sul fronte centro sportivo: oggi, infatti, è iniziata ufficialmente l'era Viola Park per la Fiorentina, col gruppo agli ordini di Vincenzo Italiano che ha già iniziato ad allenarsi all'interno del complesso di Bagno a Ripoli (dove del resto i viola svolgeranno la loro preparazione, al posto dell'ormai storico ritiro di Moena).
Il Viola Park: la nuova casa della Fiorentina
Diventa forse più adeguato riferirsi alla nuova casa dei viola come fosse una città nella città, una sorta di quartiere dedicato al calcio e a tutto l'universo Fiorentina: nei piani della proprietà, del resto, era cruciale trovare finalmente un luogo fisico che unisse le tante anime "sparse" che compongono il club, rafforzando così anche un senso identitario (in aggiunta a tutti i vantaggi evidente di natura pratica).
Proviamo dunque a scoprire più nel dettaglio il Viola Park, spazio di circa 25 ettari progettato dall'architetto Marco Casamonti che comprende campi da calcio, uffici, alloggi, palestre e tanti altri spazi dedicati ai giocatori, allo staff e (prossimamente) ai tifosi. Il tutto va ad aggiungersi ai 6 padiglioni presenti, al media center e agli studi a disposizione dei canali ufficiali del club per la produzione dei contenuti.
Qual è il nome ufficiale del centro sportivo?
Negli ultimi giorni prima dell'inizio del ritiro saliva la curiosità per la scritta che via via veniva svelata sotto a dei teloni: "Rocco Commisso Training Center" si vociferava ma, contrariamente a tale ipotesi, il nome del centro sportivo viola porterà sì il riferimento al proprietario gigliato ma manterrà per l'appunto l'espressione Viola Park al proprio interno: Rocco B. Commisso Viola Park.
Quanti campi comprende?
Il Viola Park comprende ben 10 campi (di cui 3 ibridi tra erba naturale e sintetico) e 2 mini-stadi dove giocheranno la Primavera e la squadra femminile. Il più grande dei mini-stadi in questione, da 3mila posti, non è ancora completo.
Quando sarà inaugurato ufficialmente il Viola Park?
La prima squadra viola ha già iniziato a lavorare all'interno del centro sportivo ma l'intero complesso deve ancora essere ufficialmente inaugurato, alla presenza del patron Rocco Commisso, quando sarà completo in ogni sua parte: l'inaugurazione dovrebbe andare in scena a inizio autunno, a ritiro già abbondantemente concluso.
Quante squadre della galassia viola si alleneranno al Viola Park?
La missione iniziale da cui partiva Commisso, pensando al progetto Viola Park, era proprio quella di unire in un solo luogo tutte le varie aree dell'universo viola: il centro sportivo ospiterà dunque la prima squadra, la Primavera, la formazione femminile e tutte le giovanili gigliate. Una situazione che darà dunque modo di rendere ancor più diretto il contatto tra le varie parti e più virtuoso il rapporto tra i "big" e i giovani che sperano di compiere lo stesso percorso.
Dove si trova il Viola Park?
Il Viola Park sorge nel comune di Bagno a Ripoli, nello specifico in Via Pian di Ripoli, in una zona situata a sudest del capoluogo toscano. Si tratta di un comune che si estende in larga parte su terreni collinari e che offre un ricco patrimonio paesaggistico, aspetto che si connette in modo diretto sia all'opera di riqualificazione collegata al Viola Park che all'attenzione rivolta dal club ai temi della tutela del paesaggio e della sostenibilità ambientale.
Quanto è costata la realizzazione del Viola Park?
Il tema dei costi appare sicuramente delicato pensando all'iter che ha condotto alla realizzazione del Viola Park, le stime iniziali si attestavano sugli 80 milioni di euro ma - a cose fatte - l'investimento richiesto è stato di circa 110 milioni di euro, ben superiore dunque a quanto immaginato nelle prime battute. Ma perché i costi sono lievitati tanto? La Nazione in tal senso cita gli adeguamenti richiesti dalla Soprintendenza, la messa in sicurezza dei ritrovamenti archeologici, il restauro della villa di interesse storico e ben 15 milioni di aumento per il rincaro delle materie prime.
Le scelte sostenibili
Fin dall'inizio del progetto un tema cardine era quello della tutela del paesaggio attraverso scelte sostenibili, che non andassero dunque a impattare dal punto di vista naturalistico così come a livello estetico sulle caratteristiche della zona. Standard di sostenibilità legati ai materiali usati (perlopiù acciaio e legno), all'utilizzo di pannelli fotovoltaici, a un sistema di recupero e filtraggio dell'acqua piovana.
Un discorso, come detto, anche "estetico": gli edifici rispettano il paesaggio, si estendono perlopiù per orizzontale e non impattano dunque sull'armonia della zona. Un enorme ulivo che svetta all'interno del centro, anche simbolicamente, dimostra la volontà di integrarsi nella natura circostante e non di invaderla.
I tifosi potranno entrare al Viola Park?
"Poi verrà il momento dell'apertura verso la tifoseria, perché possa essere accanto ai giocatori, ci stiamo lavorando con la commissione di vigilianza sui locali di pubblico spettacolo" ha affermato Joe Barone a margine del primo allenamento della Fiorentina. La prima amichevole, quella del 15 luglio contro la Primavera, è andata in scena a porte chiuse così come accadrà col Parma il 20 luglio e il 23 col Catanzaro (contrariamente a quanto auspicato dal club), senza le necessarie garanzie - almeno formalmente - per aprire al contatto diretto col pubblico.