Eder: "Ho battuto la Juve di Cina, ora Conte batta quella vera. Un tecnico mi voleva in Serie A"
"Noi abbiamo battuto l’invincibile Juventus di Cina, ora mi auguro che Conte porti l’Inter a fare altrettanto in Serie A. Sarebbe una doppietta da sogno per la famiglia Zhang. La meriterebbero, sono speciali. Lo dico anche per come mi hanno aiutato a inserirmi a Nanchino". Nell'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, Eder parla di Inter evidenziando anche la felicità per il recente titolo conquistato con lo Jiangsu Suning.
Il premio scudetto?
"L’abbraccio della mia piccola Helena che mi sto godendo a Criciuma vicino Porto Alegre con mia moglie Luciana e Eduardo. Il Covid in questo 2020 ci ha sottoposto a sacrifici particolari. Ho lasciato la famiglia in Brasile, anche perché la squadra, come tutte, è rimasta in ritiro da agosto, da quando è ripartito il campionato".
Il contratto con lo Jiangsu scade il 30 luglio, ma presto farà chiarezza.
"Va presa una decisione a breve. Il mio agente ne parlerà con i dirigenti cinesi".
Offerte dall’Italia?
"Ringrazio Iachini che mi voleva a Firenze, non si è potuto far nulla. Ora si prospettano nuove scelte e voglio giocare".
Lei ha appena compiuto 34 anni: ha ancora voglia?
"Gli esempi di CR7, Ibra e Quagliarella dimostrano che è tutta una questione di testa. Bisogna sacrificarsi e io altri tre anni mi sento di farli, ad alto livello".
Cosa conserva dell’Italia?
"Sono arrivato a 18 anni e ricordo ancora la signora Alessandra che mi accolse nel suo albergo a Vinci. Con mia moglie spesso viene fuori il discorso se fermarsi per il resto della vita in questo paese, che ormai sento un po’ mio. Magari a Milano, il centro di tutto".
Nostalgia dell’Inter?
"Ho lasciato tanti amici e bei ricordi. Ora c’è Conte, un grande: in Nazionale mi ha insegnato tanto. Così come mi hanno dato aiuti importanti Mihajlovic e Giampaolo".
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