Magia di Dimarco contro l'Empoli, all'Inter basta il suo mancino: 1-0 al Castellani
Il Castellani ospita l'Inter di Simone Inzaghi in Toscana dopo l'infrasettimanale di Champions League contro la Real Sociedad. I nerazzurri, in vetta alla classifica, riescono a mantenere le distanze dal Milan nonostante i diversi cambi contro il fanalino di coda Empoli. Fuori Nicolò Barella e Dumfries tra i titolari, sostituiti da Darmian largo a destra e Davide Frattesi come mezz'ala. Acerbi la spunta su De Vrij e in avanti è confermata la coppia titolare Lautaro-Thuram.
Dopo l'esonero di Paolo Zanetti in Toscana è stato richiamato l'esperto Aurelio Andreazzoli, e l'Empoli ha già ritrovato una delle sue caratteristiche principali degli ultimi anni: il il 4-3-1-2. Diversi cambi rispetto alla fragorosa trasferta contro la Roma allo Stadio Olimpico (0-7). Caputo in tribuna per un problema fisico, Destro in panchina per far spazio a Shpendi e Cambiahi. In mediana si vede Ranocchia, con Ebuehi e Ismajili titolari dietro.
Le formazioni ufficiali di Empoli-Inter
EMPOLI (4-3-1-2): Berisha; Ebuehi, Luperto, Ismajili, Pezzella; Marin, Ranocchia, Maleh; Baldanzi; Cambiaghi, Shpendi. Allenatore: Aurelio Andreazzoli.
INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Darmian, Frattesi, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Thuram. Allenatore: Simone Inzaghi.
La chiave tattica della partita
La differenza di valore è evidente fin dalle prime battute. L'Inter gestisce il possesso e offende con calma costruendosi due conclusioni (una di Calhanoglu e una di Frattesi) già nei primi 3 minuti. I tiri sono velleitari, ma al decimo, dopo una manovra avvolgente, Darmian colpisce di testa su cross di Bastoni: sarebbe gol se Ismajili non la salvasse miracolosamente sulla riga di porta.
I nerazzurri si distendono e vanno più volte alla conclusione, grazie a una costruzione fluida e continui interscambi sulla catena mancina. Dopo un quarto d'ora di difficoltà l'Empoli riesce a limitare la pericolosità degli ospiti con pressioni ordinate e qualche idea in più in uscita. Soffre meno nella seconda metà del primo tempo, salvata dal fuorigioco semiautomatico e da un paio di belle uscite di Berisha.
Il primo tempo si chiude con uno 0-0 che sta stretto all'Inter che tira 13 volte in porta centrandola solo in 4 occasioni e che non riesce a produrre nemmeno 1 xG.
Le squadre rientrano con gli stessi 22 e l'Empoli sembra avere un piglio diverso. L'illusione però dura poco, la squadra di Inzaghi ricomincia a premere e la sblocca con un'invenzione di Dimarco. Mancino da trequartista, ruolo laterale sinistro. Il terzino nerazzurro non ha bisogno di stoppare una sfera che gira tantissimo dopo una respinta da corner, la aspetta da fermo e con il collo esterno calcia con una qualità impressionante: palla all'incrocio e vantaggio Inter.
La squadra di Inzaghi non è mai in pericolo, gestisce con esperienza il possesso senza però accelerare. La distanza di una rete non rassicura e a 20 dalla fine l'allenatore nerazzurro opera tre cambi. Dentro De Vrij, Barella e Arnautovic, fuori Bastoni, Frattesi e Lautaro Martinez.
Nel secondo tempo la trama non cambia mai, nonostante le modifiche dei due allenatori. L'Inter non concretizza quanto crea e il risultato non cambia. Da segnalare un grave infortunio muscolare di Marko Arnautovic che costringe l'Inter a giocare gli ultimi minuti di gara in inferiorità numerica. Basta una rete per stendere l'Empoli e fare 5 su 5 in Serie A, confermata la vetta della classifica.
L'episodio della partita
Una perla, masterclass del tiro in porta. Il vezzo di Dimarco, che dalla corsia mancina utilizza quasi esclusivamente l'interno piede. Una conclusione da fermo, di esterno, a cui non serve forza perché ha una precisione fuori dal comune. Si candida già ad essere uno dei gol più belli della stagione di Serie A e vale anche 3 punti.