L'esonero non basta: possibile causa legale tra Allegri e la Juventus. La situazione

Dopo l'esonero la società bianconera valuta il licenziamento per giusta causa per risparmiare sull'ingaggio dovuto ad Allegri fino al 30 giugno 2025.
Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri / Image Photo Agency/GettyImages
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Venerdì 17 maggio da dimenticare per Massimiliano Allegri che ha ricevuto la lettera di esonero da allenatore della Juventus. Dopo la vittoria della Coppa Italia, e con due giornate di campionato ancora da disputare - ma con la qualificazione in Champions League già in tasca -, l'ormai ex tecnico bianconero non guiderà più quella che è stata la sua squadra nelle ultime tre stagioni, nella sua second avventura juventina. Fin qui nulla di nuovo rispetto alla giornata di ieri, ma con il passare delle ore le voci di un esonero che potrebbe trasformarsi in licenziamento per giusta causa di fanno sempre più insistenti.

I principali media italiani infatti scrivono di una valutazione da parte della Juventus per il licenziamento a causa dei comportanti non compatibili con i valori del club (come scritto anche nel comunicato ufficiale dell'esonero) nel post gara della finale di Coppa Italia. La società bianconera punta sull'immagine ma dietro ci sono 7 milioni di euro di motivi per puntare sul licenziamento. Sette milioni di euro è l'ingaggio annuale di Allegri che dovrà percepire ancora per un'altra stagione e che pesa, per il club, al lordo circa 18 milioni di euro.

SportMediaset spiega che i legali di Massimiliano Allegri entro cinque giorni dovranno fornire spiegazioni al comportamento del tecnico livornese e la società bianconera, una volta ricevuta questa comunicazione, valuterà se fare causa o se ci sono gli estremi per trovare condizioni economiche migliori per strappare in anticipo il contratto del mister. Non viene esclusa la terza ipotesi, quella dell'accordo tra le due parti senza passare dal tribunale: la Juventus e Allegri potrebbero arrivare ad un accordo sulla buonuscita che libererebbe il club dal pesante contratto (risparmiando qualche milione di euro), e permetterebbe al tecnico di incassare subito la cifra pattuita e rimettersi in gioco in un nuovo club, da subito.


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