Spinazzola carica l'Italia: "Sull'aereo per Londra sono rinato. A Wembley l'ultima battaglia, forza Azzurri!"

Leonardo Spinazzola
Leonardo Spinazzola / Claudio Villa/Getty Images
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In vista dell'attesissima finale di Euro 2020 di questa sera, l'Italia potrà contare su un tifoso speciale ossia Leonardo Spinazzola. Infortunatosi gravemente nel match contro il Belgio del 2 luglio scorso, il terzino azzurro ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Stampa in vista della gara di Wembley.

Leonardo Spinazzola
Leonardo Spinazzola / Claudio Villa/Getty Images

INFORTUNIO - "Tornassi indietro, riproverei quell'allungo. Lo farei altre cento volte ancora per andare a prendere un metro in più all'avversario e spostare la partita dalla nostra parte. Niente di straordinario, sono le regole degli Azzurri: in fondo a quest'avventura ci arrivi solo se sei disposto a dare l'anima per i tuoi compagni".

WEMBLEY - "L'infortunio mi ha strappato al campo ma non poteva portarmi via dal gruppo: anche mio figlio Mattia, tre anni appena, ha capito che papà, sul divano di casa, stasera proprio non ci poteva stare. Sono emozionato, non lo nascondo. Quando sono salito sull'aereo per Londra sono rinato un po': tra poche ore sarò in campo con i ragazzi e in tribuna, poteva andare meglio ma anche peggio. A Wembley ci aspetta l'ultima battaglia di questo Europeo, il torneo che porterò dentro per sempre: dalle notti magiche dell'Olimpico fino al tempio del calcio contro i padroni di casa, di strada ne abbiamo percorsa".

DESTINO - "Nel mio caso il destino ha preteso che aggiungessi qualche chilometro in più a questo viaggio, una tappa della sofferenza in Finlandia, per aggiustare il Tendine di Achille. Ora sono pronto, sento di avere ancora tanto da dare: sulla fascia tornerò tra qualche mese ma mi piace pensare che stasera ci sarà di nuovo da spingere tutti insieme. Ci siamo, Forza Azzurri".


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