L'Italia soffre contro un'ottima Austria: a Wembley decidono Chiesa e Pessina ai supplementari, Azzurri ai quarti
Il tempo delle chiacchiere è terminato: Euro 2020 entra nel vivo con la fase ad eliminazione diretta. Noi ci siamo, l'Italia intera si stringe attorno agli Azzurri impegnati nell'ottavo di finale contro l'Austria. Sul palcoscenico più che suggestivo del Wembley Stadium, gli uomini di Roberto Mancini partono subito forte, trovandosi di fronte la selezione guidata da Franco Foda con un assetto tutt'altro che rinunciatario. L'avvio di gara è intenso, contraddistinto da diversi contrasti volti a fan capire fin da subito che non sarà una passeggiata. Col passare dei minuti la Nazionale prende possesso della metà campo austriaca: Spinazzola è il più attivo, imprendibile sul primo dribbling con cui lascia sempre sul posto il diretto avversario. Le occasioni più pericolose arrivano dai piedi di Insigne e Barella: il primo ci prova con la specialità della casa, ma il suo "tiraggir" viene neutralizzato senza problemi da Bachmann; il secondo riceve palla al limite dell'area (dopo l'ennesima sgroppata di Spina) e batte a rete con un esterno debole ma insidioso, respinto con i piedi dall'estremo difensore avversario.
Sul fronte austriaco la risposta è sui piedi di Arnautovic che, dopo aver fatto a sportellate con Acerbi e Bonucci, spara alto sulla traversa. Azzurri padroni assoluti del campo, mentre gli avversari - arroccati a difesa della propria porta - difendono in modo ordinato, concedendo pochissimi spazi e rendendo sterile il 'Tiki Taka' dei nostri. L'occasione più ghiotta del primo tempo porta la firma di Immobile: è il 32' quando il numero 17 stoppa il pallone sui 25 metri e lascia partire un destro pronto ad incenerire Bachmann ma, per nostra sfortuna, la conclusione di Ciro si stampa sull'incrocio dei pali. Dopo alcuni minuti di stallo, il finale di frazione si accende: al 42' ancora Spinazzola calcia a rete dopo essersi liberato di alcuni difensori, ma la sua conclusione viene neutralizzata in angolo dal numero 13 austriaco: dall'angolo seguente, Di Lorenzo stacca altissimo peccando però di precisione, col pallone che si spegne sul fondo.
La ripresa parte con un'Austria più spigliata, con gli uomini di Foda che sfiorano il goal del vantaggio intorno al 50': calcio di punizione dal limite dell'area, con Alaba che sfiora la traversa graziando gli Azzurri. Al minuto numero 64' arriva la doccia gelata: Arnautovic batte Donnarumma su sponda di testa di Alaba ma Taylor annulla per fuorigioco dopo un VAR check. Mancini corre ai ripari, inserendo contemporaneamente Locatelli e Pessina al posto di Verratti e Barella. L'Italia rialza la testa e tra il 70' e il 72' ha due nitide occasioni da goal, ma prima Locatelli e poi Insigne sbagliano la giocata vanificando ogni sforzo. Gara che rimane ancorata sui binari dello 0-0, spingendo il nostro CT ad apportare ulteriori modifiche all'assetto dei suoi: dentro Belotti e Chiesa per Insigne e Berardi.
Si va ai tempi supplementari.
Pronti via e dopo 4' minuti l'Italia passa in vantaggio: palla stratosferica di Spinazzola che pesca Chiesa tutto solo in area, stop che manda fuori tempo il diretto marcatore e botta di sinistro che fulmina Bachmann. Abbiamo sofferto MA SIAMO AVANTI NOI! Poco prima della fine del 1° supplementare, l'Italia sfiora il goal: magistrale calcio di punizione di insigne, disinnescato dall'ottima risposta di Bachmann. Ma è solo il preludio alla seconda rete azzurra: serie di batti e ribatti in area di rigore, il pallone arriva sui piedi di Pessina che con un perfetto diagonale buca l'estremo difensore austriaco per la seconda volta.
Inizia il secondo tempo supplementare e c'è gloria anche per Donnarumma: il neo portiere del PSG si esibisce in una parata tanto bella quanto decisiva andando a respingere l'insidioso destro di Schaub dal limite dell'area. Partita finita? Nemmeno per sogno, perché al 114' l'Austria accorcia le distanze sugli sviluppi di un calcio d'angolo: Kalajdzic colpisce di testa praticamente da terra infilando il pallone in un angolo impossibile. Non succede praticamente più nulla fino al fischio finale di Taylor: la voce è finita, l'ITALIA VA AVANTI, SIAMO AI QUARTI!