Europei agli antipodi: Spagna dominante, Inghilterra sopravvissuta
Tra poche ore terminerà Euro 2024. 90 minuti, forse 120 o magari qualcosa in più, in caso di lotteria dei rigori, per decidere quale sarà tra Spagna e Inghilterra la squadra vincitrice e la seconda classificata della competizione. Un torneo iniziato il 14 giugno scorso a Monaco di Baviera, che terminerà esattamente un mese dopo, il 14 luglio, a Berlino.
Strapotere Spagna
È stato l'Europeo delle rivelazioni spagnole. Il torneo in cui, in terra tedesca, ad emergere è stata l'idea di calcio iberica, estasiante a un livello che il post Luis Enrique non lasciava presumere. Invece, il successo in Nations League festeggiato circa un anno fa ha dimostrato che il benessere della selezione spagnola non era una reazione istantanea al caotico Mondiale in Qatar, ma la direzione giusta intrapresa dalla nuova guida tecnica.
Lionel Scaloni, attuale dominatore del mondo con l'Argentina (che disputerà a breve la Finale di Copa America), ha parlato di Luis de la Fuente come un maestro, un punto di riferimento al corso allenatori di qualche anno fa. Un professore capace di mettere d'accordo tutti anche in un paese bollente sul tema Nazionale.
Unai Simón l'indiscutibile numero uno tra i pali, con l'esordiente in un Europeo (sì, avete letto bene) Dani Carvajal a destra e Marc Cucurella a sinistra. I centrali Aymeric Laporte e Robin Le Normand, due non di primissima fascia al giorno d'oggi. Rodri, miglior calciatore della rosa, a ordinare la squadra con un Fabian Ruiz totalizzante al suo fianco e prima Pedri, poi Dani Olmo, sulla trequarti. Davanti capitan Alvaro Morata e sulle fasce i nuovi fenomeni spagnoli Lamine Yamal e Nico Williams. Due ali funamboliche, con velocità, dribbling, tiro e ultimo passaggio. 22 anni il talento del Bilbao (festeggiati il 12 luglio), 17 il campione del Barcellona (festeggiati il 13, ieri). La Finale, ironicamente il 14, potrebbe essere l'appuntamento perfetto per prolungare la festa degli ultimi due giorni.
La Spagna ha dominato il girone B contro Croazia, Italia e Albania, vincendo tutte e tre le gare senza subire gol (rispettivamente 3-0, 1-0, 1-0). Il primo spavento è arrivato agli Ottavi contro la Georgia, ma è durato molto poco ed è stato ribaltato da ben 4 reti nei tempi regolamentari; contro Germania e Francia sono invece maturate due gare bellissime decise da giocate geniali. Il colpo da biliardo di Olmo e la magia di Merino, oltre allo zampino dell'aribtro inglese Taylor, nel match contro i padroni di casa, e soprattutto la meraviglia di Yamal alla Francia. Giocate da fenomeni uscite da un contesto che le propizia, vista l'enorme mole di palle-gol create dalla Roja nella competizione.
Sofferenza Inghilterra
Non ha brillato, ma ha rispettato il pronostico. Molte altre selezioni farebbero carte false per trovarsi oggi, pur giocando male, al posto dell'Inghilterra. Una fase a gironi deludente, dopo e durante la quale sono piovute aspre critiche su Gareth Southgate e i protagonisti in campo. Deludente sotto il profilo di un gioco che non è mai migliorato sensibilmente.
I Tre Leoni hanno chiuso il proprio gruppo al primo posto, frutto di una vittoria di misura con la Serbia e di due pareggi contro Danimarca e Slovenia. Si sono ritrovati nel lato giusto del tabellone e hanno avanzato a fatica, con del dramma in ogni partita e i minuti finali come ancora di salvezza per rimanere nel torneo. Il primo macigno l'ha posizionato Jude Bellingham negli Ottavi di Finale contro la Slovacchia.
Quando Kyle Walker si appresta a battere la rimessa laterale lunga in area di rigore, i Tre Leoni sono virtualmente fuori, eliminati da un vantaggio inaspettati di Schranz difeso in tutti i modi possibili dagli slovacchi. A qualche secondo dal termine serve la giocata del campione, nel momento topico, e arriva trasformandosi nel gol più bello di Euro 2024. Capitan Harry Kane completerà la rimonta nei tempi supplementari.
Poi una Svizzera esaltante che ha giocato a tratti anche meglio degli inglesi trovando il vantaggio con Embolo a un quarto d'ora dalla fine. Nel momento in cui sembra materializzarsi la disfatta scampata qualche giorno prima, Bukayo Saka si inventa un tiro a giro quasi da fermo che prolunga la partita prima all'extratime e poi ai rigori. Tutti attendono l'exploit di Sommer, mentre è Pickford a prendersi la scena con una parata su Akanji che fa avanzare di un altro turno l'Inghilterra.
In Semifinale con l'Olanda di Koeman la gara è apertissima. Xavi Simons manda ancora sotto l'Inghilterra con un gran gol, ma poi è Harry Kane ad accorciare dal dischetto. I supplementari si stanziano come destino inevitabile al triplice fischio e invece il gioiello lo pesca Ollie Watkins con un diagonale inaspettato in pieno recupero che regala a Southgate una storica Finale e la terza rimonta in altrettante sfide a eliminazione diretta. Alcune volte l'estrema sofferenza si propone come unica via per arrivare al risultato.