Europei Under 17 all'Italia: i protagonisti del titolo
L'Italia ha vinto l'Europeo U17 per la prima volta nella sua storia. L'ha fatto a Limassol, Cipro, in una Finale in cui il Portogallo è stato spettatore non pagante di una prestazione fantastica degli azzurrini. Un 3-0 netto propiziato da Coletta e reso reale da Camarda, soltanto due dei talenti più brillanti della selezione allenata da Favo.
Un successo che rompe il tabù delle tre finali perse nelle edizioni del 2013, 2018 e 2019 e che suona come un barlume di speranza per le giovani generazioni che presto proveranno ad approdare nel calcio professionistico italiano.
I protagonisti della spedizione
Sulla bocca di tutti c'è ovviamente il nome del ragazzo in copertina. Francesco Camarda, uno dei pochi 2008 in squadra in un torneo riservato ai nati dopo il 1° gennaio 2007, ha segnato 4 gol nel torneo, ma soprattutto è stato eletto miglior giocatore dell'intera competizione.
Una doppietta in Finale e soprattutto un gol, il primo, che riassume i margini di miglioramento di un giovane che continua a stupire bruciando le tappe. L'attacco della profondità e la gestione dello spazio (poco) vicino alla linea di fondo sono ottimi; il primo e in particolare il secondo dribbling sono la testimonianza evidente di chi sta sviluppando una piena consapevolezza dei propri mezzi. Si tratta del più giovane esordiente della storia della Serie A, e se oggi si parla del lavoro per prolungare il suo contratto con il Milan i motivi sono già molto noti.
Il più brillante forse, ma non l'unico a mettersi in mostra nella Fase Finale di Euro 2024 U17. La colonna giallorossa formata da Cama, DI Nunzio e Coletta ha regalato a Favo tre calciatori capaci di piegare l'inerzia di molte sfide a proprio favore.
Federico Coletta ha occupato il ruolo di mezz'ala offensiva, mettendo al servizio del CT una qualità che è risultata decisiva in vari momenti topici del percorso italiano. Suo il gol che ha chiuso i giochi nella gara d'esordio contro la Polonia, suo quello che ha deciso la Semifinale e il primo che ha sbloccato l'ultimo atto. Protagonismo che ha cercato e trovato anche Cristian Cama con un gol che ha aperto la rimonta contro la Svezia, un assist per il collega di cui sopra alla Danimarca nel penultimo atto e ben due servizi per i compagni in Finale contro il Portogallo.
Poi, tra le tante prestazioni esaltanti che hanno mostrato un'Italia superiore a tutte le sue rivali, è spiccato il rendimento del 10. Sia perché quel numero genera un'attenzione istintivamente maggiore, sia perché l'Europeo di Liberali si è rivelato fantastico. Un gol all'Inghilterra che vale da solo il prezzo del viaggio a Cipro, ma anche tante giocate a evidenziare la sua qualità tecnica.
Ancora capitan Mosconi, il mediano Sala, il terzino destro scuola Real Madrid Emanuel Benjamin, il centrale del Barça Natali, il collega Verde e l'estremo difensore Pessina. E quella sensazione diffusa che, se proseguiranno su questo percorso, molti club di Serie A, e non solo, potranno scoprire dolci sorprese tra qualche anno.