Faces of Football: Portogallo - Una lettera alla nazionale

Cara nazionale portoghese,

La Coppa del Mondo è il solo trofeo che ci manca, il solo trofeo che tutti in Portogallo sognano. E se vi sembra irraggiungibile pensate come il titolo a Euro 2016 lo fosse altrettanto, finché Eder non segnò quello storico gol.

Capisco che sentiate pressione sulle vostre spalle, siete stati etichettati come la nostra “generazione d’oro” e siete capitanati dal miglior giocatore della storia portoghese. Ma è altrettanto vero che per voi la pressione non è qualcosa di inedito, siete stati in grado di gestirla al meglio per tutta la vita.

Per questo siete qui, nella nostra squadra, pronti a rappresentare la Nazione al livello più alto possibile. Siete stati benedetti da un gran talento, avete la volontà di vincere necessaria a un livello simile.

L’aspetto straordinario della vostra generazione è la vostra capacità di unire la Nazione, a prescindere dall’età o dalla passione per il calcio: anche i meno esperti e fanatici vi sosterranno verso la vittoria in Qatar. Il fatto di riuscire a unire tante persone è davvero importante, anche in una situazione così controversa come quella del Mondiale in Qatar, a causa della condizione femminile nel Paese e dei diritti della comunità LGBTQ+.

Per chi è cresciuto in una famiglia di emigranti portoghesi, arrivati in Francia, la Nazionale si può riassumere davvero in quel gol segnato a Parigi. Ricordo che, al gol di Eder, ho esultato con mio fratello in una piazza piena di francesi: avevamo tutti gli occhi addosso.

L’unità tra i portoghesi è al contempo forte e difficile da afferrare, non essendo sempre limitata geograficamente: i movimenti del nostro popolo vanno al di là dei nostri confini ristretti, non dipendono da lingua, sangue o passaporto.

Come affermò un poeta, il Portogallo non è fatto di sole quattro sillabe: queste fallirebbero nel catturare la natura molteplice della fantastica gente portoghese.

Qualunque cosa sia il Portogallo posso dire che il calcio mi aiuta a comprenderlo. Prima di pensare a fare la storia sul campo, insomma, pensate a questo.

Vi auguro il meglio,

Rick