Faces of Football: Uruguay - Una lettera alla nazionale
Cara Nazionale uruguaiana,
Mi chiamo Gonzalo e sono da sempre un tifoso della Nazionale, sono nato nei primi anni ‘90 a Montevideo e onestamente è stata dura per me accettare la mancata qualificazione ai Mondiali del ‘98.
Da lì in po’, però, la squadra è stata fantastica. Davvero fantastica. Siete riusciti a tornare competitivi ad alto livello.
Ci approcciamo a questo Mondiale con una combinazione davvero interessante di gioventù ed esperienza, con elementi come Federico Valverde, Darwin Nunez e Rodrigo Bentancur accanto a Luis Suarez, Edinson Cavani e Fernando Muslera. Sia i più giovani che i più esperti portano qualità diverse, tutte utili alla causa.
Sono certo che sappiate quanto conta per noi questo torneo, stiamo tutti organizzando il nostro calendario per potervi seguire, sperando in una festa nazionale in caso di raggiungimento della finale. Ci ritroveremo per fare l’asado e, da casa, vi seguiremo mentre giocherete in Qatar.
Sappiamo quanto sia difficile il gruppo in cui siamo capitati quest’anno. Giocheremo contro Portogallo, Corea del Sud e Ghana, squadre con elementi di livello, da cui dovremo guardarci con attenzione. Se dovessimo superare il gruppo potremmo addirittura trovarci davanti il Brasile: ancora più difficile.
Ecco perché dobbiamo viverla una partita alla volta e fidarci dei nostri giocatori, delle loro qualità.
C’è sempre speranza in Uruguay di poter tornare campioni del mondo. Non so come reagirei se accadesse, sicuramente ho fatto qualche promessa relativa al mio aspetto fisico in caso di vittoria! E sicuramente ne varrebbe la pena.
Vi auguro la miglior fortuna e il successo, sono fiducioso che andrete lontano. Crediamo in voi.
Per chiudere non c’è niente di meglio del nostro classico: “Uruguay noma!”
Gonzalo