Fazzini sarà il prossimo gioiello dell'Empoli a fare il salto in una big?

Un inizio di stagione importante per il nuovo 10 dell'Empoli.
Empoli v Monza - Serie A
Empoli v Monza - Serie A / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Il talento a volte non aspetta, emerge in modo inatteso e sconvolge i piani. In altre occasioni però, e sembra proprio essere il caso dell'Empoli, si mette in coda, attende che il precedente liberi spazio per esplodere e accentrare tutti i riflettori su di lui. Era successo con Tommaso Baldanzi, volato alla Roma a gennaio scorso, poi con Nicolò Cambiaghi, rientrato a Bergamo dopo il prestito e passato a Bologna, e potrebbe accadere molto presto anche Jacopo Fazzini, nuovo numero 10 toscano per la stagione 2024-25.

Le prime uscite importanti hanno già portato il DS dell'Empoli Roberto Gemmi a parlare della situazione, a raccontare uno dei classici aneddoti estivi sulla costruzione della rosa. Ola Solbakken preso dopo aver fiutato l'occasione e Jacopo Fazzini trattenuto in azzurro, e considerato dallo stesso come un nuovo acquisto.

"Fazzini ha avuto mercato, non è che mi nascondo. Hanno fatto molto più di un sondaggio e poi insieme al presidente abbiamo deciso di farli restare soltanto sondaggi. Quindi io Fazzini lo metto tra gli acquisti anche perché crediamo che l'Empoli sia la situazione migliore per dimostrare il suo potenziale e la partenza è stata incoraggiante".

Le parole del DS dell'Empoli in conferenza stampa

Ancora nessun bonus per chi è interessato a lui in ottica Fantacalcio, ma arriveranno. Contro Bologna e Roma ha illuminato creando pericoli e partecipando attivamente alle transizioni di Roberto D'Aversa. Al Dall'Ara riceve e sguscia tagliando velocemente la strada al suo avversario, appena prima di alzare la testa e infilare un filtrante visionario per precisione e potenza che crea, di fatto, l'occasione trasformata da Gyasi nell'1-1.

Quel passaggio complicato che non rappresenta la soluzione più sicura, ma che può trasformarsi in quella migliore. Jacopo Fazzini, sarà l'influenza della 10 sulle spalle nei nostri occhi, ha l'ardire di sbagliare, di agire in modo diverso sulla trequarti. Quella fantasia oggi (finalmente) molto ricercata e che si esprime in un calciatore giovane, rapido nei primi passi, che non rinuncia a tentare il dribbling in contesti di gioco complicati.

Fazzini è un 2003 che vanta già una sessantina di presenze tra Serie A e Coppa Italia, di cui oltre la metà da subentrato. Può operare anche come centrocampista, principalmente mezz'ala, ma D'Aversa gli ha consegnato la responsabilità di muoversi tra le linee, come seconda punta di qualità alle spalle di Colombo. Un ruolo importante, in cui i predecessori citati a inizio articolo hanno brillato al punto da ritagliarsi uno spazio in una realtà di livello superiore. Una posizione nella quale il nuovo 10 toscano sembra già essere completamente a suo agio.

Prima di Bologna ha offerto un'altra grande prestazione nella vittoria allo Stadio Olimpico di Roma e ancora prima, ha bagnato l'esordio con la nuova maglia con una doppietta siglata al Castellani nella sfida di Coppa Italia contro il Catanzaro. La lucidità nel gol d'apertura, frutto di un taglio profondo e di chi crede nel possibile errore dell'avversario senza rinunciare a fare una corsa in più, ma soprattutto la creatività del 4-1.

Fazzini si smarca nel mezzo spazio tra difesa e centrocampo, attende la sfera dal suo compagno e l'arrivo degli avversari, aspetta quel secondo in più per poi dribblarli entrambi con lo stop in una giocata tremendamente elegante. Salta per non subire il fallo e manda il motore delle gambe a 5000 giri per creare distanza dagli stessi ed entrare in area velocemente di rigore. Qualche finta di corpo sul difensore che prova a coprirgli la porta e un tiro violento, troppo ravvicinato per il portiere per poterne calcolare forza e direzione.

Nel nuovo contesto di D'Aversa, appropriandoci delle parole del DS Greggi, forse la società toscana è davvero la situazione migliore per dimostrare il suo potenziale. Gli interessi di Lazio e Napoli nei suoi confronti risalgono a diversi periodi del 2024 ma, se dovesse continuare a crescere a questi ritmi, le squadre alla corte di Fazzini aumenteranno sicuramente nel nuovo anno.