Federico Bernardeschi commenta le mosse estive della Juventus

Federico Bernardeschi
Federico Bernardeschi / Eston Parker/ISI Photos/GettyImages
facebooktwitterreddit

Direttamente dagli States e intercettato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport, l'ex juventino Federico Bernardeschi, adesso in MLS con la maglia del Toronto, ha parlato a tutto tondo del mondo Juventus. Il centrocampista ha spiegato come fosse necessario un cambio al timone per dare una nuova mentalità nella squadra. Parole anche sulla possibile rivelazione nel gruppo, oltre a un parere sulla prossima gara che vedrà la squadra di Motta sfidare la Roma all'Allianz Stadium domenica 1 settembre.

Sul cambio di mentalità e gestione: "Sì. Quando parte un nuovo progetto è giusto cambiare. Sono arrivati un nuovo dirigente ed un nuovo tecnico che vogliono dare la loro impronta. La Juventus ne aveva bisogno. Giuntoli ha fatto un buon lavoro e Thiago Motta è uno tosto. Io e Thiago abbiamo giocato insieme l'Europeo del 2016, lui era uno dei più anziani ed io il più giovane. Si vedeva che avesse una predisposizione per i più giovani: avevamo un bel rapporto, mi ha sempre dato molti consigli".

 Su cosa l'ha colpito di Motta: "La sua sensibilità, quella dei grandi campioni, inoltre ha l'esperienza giusta per fare bene. Alle idee di calcio unisce il coraggio: non importa l'età se uno è forte lo fa giocare. Lui guarda alla personalità ed alla qualità. Alla Juventus ha portato una nuova filosofia: si comincia tutti da zero, giovani, senatori, veterani, tutti sono invogliati a dare di più. Era successo anche nel primo ciclo di Allegri". 

Sulla possibile rivelazione: "Il vero acquisto sarà Kenan Yildiz. Giusto dargli la 10: ha quel qualcosa in più che gli fa fare la differenza. Io l'ho avuta a Firenze a vent'anni e se hai la testa giusta non è un peso. Uno con la sua classe va lasciato libero. Gli devi far fare la fase difensiva, la riaggressione, ma a livello offensivo ha bisogno di potersi muovere senza paletti".

Su Vlahovic: "Dusan è fortissimo, l'ho sempre detto, ma va messo nelle condizioni di rendere. Lo vedo più sereno, più leader, con un'idea offensiva diversa può fare 25 goal". 

Su Chiesa:  "Sono contento per Fede e sicuro che in Premier farà bene. Non so cosa sia successo tra lui e la Juventus ma entrambi devono guardare avanti. Nico invece ha colpi e qualità importanti, gioca in una nazionale prestigiosa come l'Argentina, ha tutto per poter fare bene alla Juve". 

Su Szczesny: "Tek è stato un compagno di squadra fantastico, gli auguro di godersi la famiglia".

Su Koopmeiners che può fare la differenza:  "Assolutamente sì. Può fare tutti i ruoli, anche il trequartista, ha goal e assist nelle gambe. Questo anno bisogna mettere un plus ai giocatori perchè con Thiago Motta tutti possono esprimersi al meglio. Mbangula e Savona per esempio sono pronti per la Serie A, sono forti, con un tecnico come Thiago che non lascia nulla al caso riescono ad andare oltre".

Sul competere per il titolo: "Anche l'anno scorso lo ha fatto. Fino a gennaio se l'è giocata poi la coperta era troppo corta ora con la rosa più ampia darà fastidio all'Inter fino all'ultimo. I nerazzurri partono favoriti perchè non hanno cambiato nulla, a Thiago va dato tempo, sono convinto possa nascere una squadra meravigliosa. Dopp il rodaggio sarà una grande Juve. Se dovesse arrivare anche Sancho sarebbe il top. Il giocatore visto nei sei mesi al Borussia Dortmund può spezzare gli equilibri. Ha la fantasia di Yildiz ma si muove sulla fascia".

Sui tanti tesserati a centrocampo e sulle scelte: "Problemi che nelle grandi squadre non esistono. Mi piacerebbe vedere Nico, Sancho, Yildiz, tutti insieme con Koop in mediana e Douglas Luiz ad alternarsi con Thuram".

Sulla scelta di Dybala di restare in Italia:  "Assolutamente sì. Ora è ancora più amato dai tifosi e la Serie A ne guadagna".

Sulla Roma che può essere il primo vero esame per la Juve: "No, è presto. Mi aspetto una Juventus diversa nell'atteggiamento che affronta tutti alla stessa maniera, un po' come fa il City".