Finale folle a San Siro: il Milan risorge e pareggia con Morata-Okafor, 2-2 col Toro
Milan e Torino avviano un nuovo ciclo, lo fanno nella suggestiva cornice di San Siro: debutto in campionato per Fonseca e Vanoli sulle rispettive panchine, coi rossoneri che peraltro hanno la possibilità di rispondere immediatamente al pari nerazzurro a Marassi. Non mancano le sorprese nell'undici di Fonseca, in particolare Saelemaekers al posto di Theo sulla sinistra, mentre Vanoli punta su Zapata-Sanabria come coppia d'attacco. La prima occasione è rossonera ed è sul sinistro di Leao, tiro strozzato e deviato in corner al 7', sugli sviluppi dello stesso Masina salva sulla linea e poi Leao manda fuori. La riposta granata è sui piedi di Zapata, un rasoterra dalla distanza che manca di precisione.
Leao torna a fare tutto da solo, come in avvio, e gli esiti sono gli stessi: sinistro strozzato al 26', controllato a vista da Milinkovic-Savic. Passa il Toro alla mezzora e lo fa in modo rocambolesco: Thiaw interviene goffamente dopo un palo colpito da Bellanova ma, sbagliando il controllo, manda il pallone nella propria porta. La goal line technology non funziona ma il VAR interviene: è gol. Altri brividi per il Milan prima dell'intervallo: Maignan salva tutto su Zapata, gran riflesso, e si ripete su Ilic. Il solito Leao cerca il pari al 41' ma Milinkovic-Savic difende il vantaggio granata. Parte la ripresa e Lazaro lancia Pulisic verso la porta con un errore nel controllo, l'americano si defila però sulla destra e non ha spazio per trovare la porta.
Fonseca cambia le carte in tavola e manda in campo Theo, Morata e Reijnders per aumentare la qualità rossonera: Morata entra bene e conquista anche un rigore, tolto però dal VAR (Coco era entrato sul pallone). Dall'illusione del possibile rigore al clamoroso 0-2 granata: Lazaro si allarga, cross per Zapata che - di testa - trafigge Maignan. Nel finale Reijnders prova a riaprirla ma Milinkovic-Savic si conferma in serata, Morata poi ribatte in rete ma è in netto fuorigioco. Lo stesso spagnolo la riapre nel finale, con un destro di prima intenzione dalla breve distanza: è la rete che apre al clamoroso 2-2 di Okafor nel recupero, un destro su assist di Musah che dà ai rossoneri un punto ormai insperato.
La chiave tattica
Il Torino si affida ai consueti lanci di Milinkovic-Savic, a sfruttare la fisicità di Zapata, e dopo un inizio incoraggiante vede crescere i rossoneri sul fronte del possesso a partire dalla propria metà campo. Il Milan non dà riferimenti in avanti con Jovic e Pulisic che si alternano nell'attacco della profondità. Il ritmo della sfida non è certo forsennato, i granata si rivelano ordinati dietro, il Milan si affida molto a Saelemakers sulla corsia sinistra, chiamandolo in causa maggiormente rispetto a Calabria dall'altra parte.
Dopo il vantaggio il Toro prende fiducia, il Milan si affida alle sgroppate di Leao ma si rivela troppo lento quando imposta: i granata legittimano il vantaggio impegnando Maignan con insistenza. L'inerzia cambia nella ripresa, il Torino si rintana nella propria area e il Milan spinge con continuità, facendo la partita e schiacciando i granata nella loro area. I granata hanno tutto l'interesse a far calare il ritmo, interesse ancor più accentuato dopo il raddoppio, e cercano il contropiede nell'ultima fase del match, col Milan costretto chiaramente a sbilanciarsi. Assalto del Milan finale che paga, anche grazie ai cambi di Fonseca, premiati dal pari finale (con reti di due nuovi entrati come Morata e Okafor, su assist di un altro subentrante, Musah).
L'episodio del match
Diversi i punti di svolta della partita, una sfida che nel primo tempo regala un intervento decisivo del VAR: controllo sbagliato di Thiaw sulla linea, il pallone la supera totalmente ma Maresca non assegna il gol. La goal line technology non funziona, il VAR è costretto dunque a intervenire per rimediare e assegna il vantaggio ai granata, una situazione che dà fiducia agli uomini di Vanoli. Nel finale però si sottolinea il gol di Morata a dare la spinta ai rossoneri a caccia del pari e poi, addirittura, di un clamoroso successo. Un episodio significativo che riesce a ridare entusiasmo ai tifosi e che pone la base per il forcing nel recupero.