Fiorentina e Torino, finale da brivido: ma rischiano davvero la B?
Chi avrebbe mai pensato, a inizio stagione, di ritrovare Torino e Fiorentina inguaiate nella lotta per non retrocedere in Serie B? La classifica attualmente dice così, ma è improbabile che due squadre di tale calibro possano restare così in basso fino all'ultima giornata di campionato. Innanzitutto perché Spal e Brescia difficilmente recupereranno l'enorme svantaggio sulle quartultime, ossia Lecce e Genoa appaiate a 25 punti.
Sopra di un punto c'è la Sampdoria, di tre il Torino. La formazione di Moreno Longo, al di là dei precedenti negativi che risalgono al periodo pre-Coronavirus, sembra essere rinata sotto una nuova luce. E analizzando i vari organici, con il massimo rispetto, è assurdo paragonare quello del Toro a quello del Lecce.
Sulla lunga distanza, i pugliesi risentiranno maggiormente del fitto calendario di impegni stilato per portare a compimento la Serie A. I granata, seppur con pochi rincalzi d'esperienza, vantano senza dubbio una rosa più ampia di altri club medio-piccoli. Stesso discorso vale per la Fiorentina, che dista solamente cinque punti dalla zona rossa.
A rassicurare la piazza viola sono le ambizioni del presidente Rocco Commisso, che non bada troppo agli incidenti di percorso ma pensa già al futuro. L'obiettivo è vivere l'attuale stagione come un nuovo punto di partenza e sfruttare l'ottima base posta sia a livello societario sia tecnico per alzare sempre di più l'asticella degli obiettivi. Tutto può accadere e non è mai corretto dare qualcosa per scontato, tuttavia sono tante le società che potrebbero potenzialmente scivolare al terzultimo posto. E molte di queste, almeno sulla carta, sono inferiori a Torino e Fiorentina.
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