Fiorentina-Isco: affare difficile, ma quanta ambizione di Commisso!
Stamattina ci siamo tutti svegliati con una notizia di calciomercato che sembra uscita direttamente dalla carriera Allenatore di FIFA: la Fiorentina ha messo nel mirino Isco. Sì esatto, Isco. Quello del Real Madrid.
Lo spagnolo è ai ferri corti con i blancos che da tempo lo hanno messo sul mercato. Se nella passata stagione ha giocato poco più di 25 partite, nel 2021/22 è sceso in campo per circa 60' complessivi. Carlo Ancelotti non lo considera più parte del suo progetto, come dimostra il match di Copa del Rey contro il modesto Alcoyano. Lì il tecnico ha schierato una formazione infarcita di riserve, ma Isco è stato lo stesso relegato in panchina.
Complice l'elevato ingaggio dell'andaluso, nessun club ha provato seriamente a portarlo via da Madrid e Florentino Perez è disposto a lasciarlo partire a parametro zero pur di liberarsene. Il contratto di Isco scadrà infatti a giugno 2022 ed è impossibile che possa arrivare un rinnovo dell'ultimo minuto.
Da come ne abbiamo parlato fin qui, sembra che lo spagnolo sia uno sprovveduto, uno che non sa tenere il pallone tra i piedi. Eppure, fino a qualche tempo fa Isco Alarcon era uno dei trequartisti più talentuosi e desiderati di Europa. In un certo senso fatichiamo perfino a credere come si sia arrivati a considerarlo un esubero di cui sbarazzarsi.
Infatti per acquistare uno del suo calibro c'è la fila. D'altronde, visto che i club di mezzo mondo sono in difficoltà economica, poter ingaggiare a parametro zero un giocatore come Isco che ha ancora l'età dalla sua parte (ad aprile farà 30 anni) è davvero un lusso. E alla porta del Real ha bussato anche la Fiorentina.
I viola hanno già accontentato le richieste di Vincenzo Italiano regalandogli un esterno offensivo (Ikoné) e un bomber di scorta (Piatek), e adesso vogliono iniziare a programmare la prossima stagione, togliendosi qualche sfizio. Già, perché Isco a Firenze sarebbe il giusto premio per una piazza che ha dovuto soffrire troppo prima di riprendersi il proprio posto nelle zone alte della Serie A.
Naturalmente, l'arrivo dello spagnolo in Toscana è tutt'altro che sicuro; anzi, è da considerare pressoché inverosimile. Eppure, nel 2013 (lo stesso anno in cui Isco è passato dal Malaga al Real) i gigliati hanno convinto Mario Gomez a sposare la loro causa. Chi l'avrebbe detto che l'attaccante del Bayern Monaco fresco fresco di triplete avrebbe scelto una squadra di medio-bassa classifica come sua nuova avventura?
Il calciomercato agisce secondo vie oscure alle quali noi comuni mortali non possiamo accedere. Bisogna ricordare che la bellezza della città può fare la differenza per convincere un giocatore a trasferirsi e questo avvantaggia molto la Fiorentina.
Ci piace essere romantici, ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Siamo quasi certi che alla fine Isco non si trasferirà alla Fiorentina e che lo vedremo sbarcare su altri lidi. Eppure, il fatto stesso che i viola si siano interessati a un campione simile deve lasciarci un senso di ottimismo.
Già perché l'ipotetico acquisto di Isco non sarebbe una semplice trovata commerciale per strappare più abbonamenti o vendere più magliette. Se Ribery è arrivato a Firenze dopo aver abbondantemente superato il prime della sua carriera, lo spagnolo del Real Madrid ha ancora delle cartucce da sparare e chi lo prenderà farà un affare per il futuro, non solo per l'immediato presente.
Comunque vada, vogliamo comunque complimentarci con Rocco Commisso che, dopo aver imbastito campagne acquisti frettolose, ha imparato a piazzare pochi colpi mirati. La Fiorentina è una delle squadre più in crescita della Serie A e l'idea stessa di puntare un campione come Isco denota le ambizioni della società viola.
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