Fiorentina, l'entusiasmo non è più cosa da giovani: addio al "macigno" Chiesa

FC Crotone v Juventus - Serie A
FC Crotone v Juventus - Serie A / Getty Images/Getty Images
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Il rischio, quando un addio è particolarmente amaro o velenoso, è quello di perdersi dietro ai rancori e alla voglia di una rivalsa che non può mai arrivare: difficile nascondere qualche possibile ghigno in casa Fiorentina per il rosso rimediato da Federico Chiesa all'esordio con la maglia della Juventus.

Atalanta BC v ACF Fiorentina - Serie A
Atalanta BC v ACF Fiorentina - Serie A / Gabriele Maltinti/Getty Images

Un esordio reso amaro proprio da quell'episodio, che ha visto uscire il neo-bianconero sconsolato dal campo di Crotone. Sarebbe deleterio, però, attaccarsi a simili rivalse: il momento del primo gol arriverà, così come arriveranno le prime prestazioni generose e tali da far breccia anche nel nuovo ed esigente pubblico. Il tema, in casa viola, dovrebbe essere quello opposto: aver rimosso dal gruppo e dall'ambiente gigliato un elemento che, pur nella sua professionalità e nel suo approccio al lavoro, poteva destabilizzare. Un'ombra che aleggiava sulle cose viola, con tutta la sua voglia di addio, che ha finito per allontanarsi e per lasciare una traccia di sereno.

La scena insolita del giocatore in lacrime sul pullman, nell'estate 2019, e la diatriba su quella fascia da capitano mal digerita dalla piazza possono finalmente diventare soltanto dei ricordi. A Firenze, adesso, l'entusiasmo può tingersi di colori differenti: quelli dell'esperienza di Callejon e Ribery, non promesse a caccia di un posto nell'Olimpo ma campioni liberi di non dover più dimostrare niente a nessuno. L'entusiasmo, insomma, non è più una cosa da giovani: il tanto citato "progetto", sulla carta, non può che trarne giovamento.


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