Fiorentina lontana dal Franchi? Dove giocherà, pro e contro delle ipotesi in ballo
Il cambiamento, si sa, passa spesso da strappi e da traumi, il progresso non percorre necessariamente strade agevoli e mette di fronte a potenziali momenti di disagio con cui fare i conti: un meccanismo che può essere applicato alla perfezione anche alle faccende di casa Fiorentina, con i prossimi anni (a dire il vero già i prossimi mesi) che si prospettano ricchi di novità sostanziali tra Viola Park e nuovo Artemio Franchi.
Sia sul fronte Viola Park che su quello connesso allo stadio, partiamo dunque dalle note liete per Commisso, non si registrano intoppi burocratici che - fin troppo spesso - hanno rallentato l'iter e hanno fatto temere il peggio: pensando al centro sportivo, ad esempio, cresce sensibilmente l'ottimismo in merito al ritiro estivo già all'interno del nuovo ambizioso spazio targato Commisso, senza dunque ulteriori rinvii.
E sul fronte stadio, d'altro canto, l'assenza di intoppi in Conferenza dei Servizi e il sì del CONI sanciscono passi in avanti fondamentali, due timbri di garanzia che permettono di intravedere un percorso piuttosto chiaro.
Tra disagi e nodo UEFA
La possibilità di avere una Fiorentina dotata di un impianto rinnovato, nota lieta, si lega però alla necessità di "sacrificare" due stagioni: nei campionati 2024/25 e 2025/26 la Fiorentina non potrà giocare al Franchi, lo farà invece nel prossimo campionato (seppur a capienza ridotta da gennaio, spiega il Corriere dello Sport, coi lavori già iniziati in Curva Ferrovia). I disagi in ballo sono evidenti e riguardano un aumento dei costi e, come contraltare, un calo sensibile degli incassi dai botteghini: ben 8 milioni di euro fino ad oggi, spiega La Gazzetta dello Sport, cifra destinata chiaramente a ridimensionarsi allontanandosi da Firenze.
Non è la prima volta che la Fiorentina si trova a vivere una situazione del genere, si ricorda la travagliata stagione 1989/90 coi lavori al Comunale in vista dei Mondiali: in quel frangente la Fiorentina giocò a Pistoia e Perugia le sfide di campionato e a Perugia (più un ad Avellino) quelle di Coppa UEFA. Anche in tal senso è interessante capire dove potrà giocare la Fiorentina tra la metà del 2024 e la metà del 2026, pensando cioè non solo alla distanza da Firenze del papabile impianto ma anche alla presenza o meno di una licenza UEFA.
Mapei e Castellani: le due piste principali
Proprio pensando alla possibilità di giocare le coppe europee, qualora la Fiorentina ottenesse la qualificazione nel periodo interessato, l'ipotesi Mapei Stadium appare la più valida: il Corriere dello Sport la indica addirittura come ipotesi favorita. Occhio però a un nodo cruciale: qualora la Reggiana approdasse in Serie B sarebbe ovviamente lei a condividere lo stadio col Sassuolo e i viola, almeno in campionato, sarebbero costretti a cercare un'altra sede.
L'idea che conduce a Empoli appare valida innanzitutto per questioni geografiche: poco più di mezzora per raggiungere la località limitrofa a Firenze, una trasferta molto ridotta per i tifosi viola anche se con una capienza diversa da quella del Franchi. In questo senso i quotidiani citano anche un possibile problema di ordine pubblico, per i rapporti tra tifoserie, tale da rendere meno congeniale una pista altrimenti più che logica per le partite di Serie A.
In questo senso si sottolinea anche l'apertura da parte del presidente Fabrizio Corsi, arrivata ai microfoni di FirenzeViola: "Noi siamo disponibilissimi e felici di fare un atto di cortesia in favore della Fiorentina. Ritengo che sarebbe una cosa bella per la nostra città ospitare certi eventi che coinvolgano la squadra viola. Già per Empoli è bello ospitare grandi appuntamenti, figuriamoci poi se questi coinvolgessero la squadra di Firenze".
I problemi sarebbero eventualmente a livello istituzionale, legati a un afflusso di tifosi importante e alla possibilità o meno di renderlo sostenibile. Il tutto sottolineando anche la rivalità ribadita dalla sindaca di Empoli, Brenda Barnini, a Radio Sportiva: "Le prime reazioni qui in città non sono piacevoli, c'è una rivalità sentita, senza fare semplificazioni".
La Nazione di oggi dà particolare peso anche alla pista legata a Perugia, ripercorrendo insomma quanto accadde nel 1990, citando inoltre Parma, Ferrara e Cesena. A queste si aggiunge anche La Spezia, citata dal Corriere dello Sport, ma in questo caso la capienza da 12mila posti lascia perplessa la società gigliata. Fredda l'ipotesi legata a Modena: secondo Fiorentinanews.com, infatti, al momento non ci sarebbero stati contatti né a livello istituzionale né tra le società.
Città - Stadio | Distanza dal Franchi - Capienza |
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Empoli - Castellani | 34 km - 16800 posti |
Reggio Emilia - Mapei Stadium | 172 km - 21525 posti |
Modena - Braglia | 154 km - 21151 posti |
Parma - Tardini | 202 km - 22352 posti |
Cesena - Orogel Stadium | 210 km - 23860 posti |
Perugia - Curi | 147 km - 23625 posti |
La Spezia - Picco | 151 km - 11466 posti |
L'ipotesi Scuola dei Carabinieri: pista da scartare?
Occhio infine a quanto espresso da Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, a Lady Radio: non solo non vede una Fiorentina fuori dalla Toscana ma tira in ballo anche l'idea di utilizzare lo stadio della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri.
Giani ha affermato: "La soluzione di Empoli è sicuramente da perseguire, ma a Firenze c’è un secondo stadio, in corso di completamento, quello della ‘Scuola dei Carabinieri’ di Castello, da 7mila posti. L’impianto è al centro delle reti di trasporto, come treni e autostrade. Ci sarebbero da costruire delle tribune provvisorie per avere più spettatori, mentre le dimensioni del campo non preoccupano perché anche quello di La Spezia è più piccolo del dovuto".
Il pressing della Regione però, secondo il Corriere dello Sport, sarebbe destinato a fallire a causa delle spese troppo importanti per il Comune nell'ottica di adeguare l'impianto per la disputa di sfide di Serie A (spesa tra i 10 e i 20 milioni di euro).