Fiorentina-Milan 3-7: quel precedente senza centrali titolari (e senza Pioli)

Pioli in viola
Pioli in viola / Alessandro Sabattini/GettyImages
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Secondo un vecchio proverbio, la fortuna è una dea cieca, mentre sua sorella, la sfortuna, non solo ci vede benissimo, ma capisce perfettamente il momento giusto in cui colpire per rendere una situazione difficile ancora più complicata.

La buona sorte non sta certamente sorridendo alla Fiorentina che contro il Milan giocherà di fatto con un solo centrale... che nemmeno titolare, tra l'altro. Per i Viola è stata senz'altro fatale la trasferta dell'Allianz Stadium, dove Milenkovic è stato espulso e Martinez Quarta, già diffidato, si è fatto ammonire. Morale della favola: zero punti portati a casa e tandem difensivo squalificato per il big match con i rossoneri.

Tuttavia, il Fato sembra aver preso di mira i gigliati, visto che è arrivato anche l'infortunio di Nastasic (una lesione al soleo). "Va bene, significa che farò esordire un difensore della primavera", avrà pensato Vincenzo Italiano tra sé e sé. Eppure, la dea (s)fortuna riesce perfino a leggere nel pensiero e, a distanza di un paio di ore, anche il giovane Lucchesi si è fatto male.

Pertanto, le probabili formazioni parlano di un'inedita coppia difensiva composta da Igor, unico centrale di professione, e Venuti, che nella vita di tutti i giorni fa il terzino.

Igor, Lorenzo Venuti
Igor e Lorenzo Venuti / Emilio Andreoli/GettyImages

C'è però in questo Fiorentina-Milan qualcosa di insolito. E non mi riferisco all'incredibile sfiga che si è scagliata con crudeltà contro i Viola, bensì a una ricorrenza all'interno della quale i tifosi gigliati potrebbero vedere addirittura dei tratti paranormali.

Infatti, alla Fiorentina era già capitato di ritrovarsi senza difensori centrali. Certo che le è già capitano, è una cosa comune nel calcio, ma non è questo il punto.

L'aspetto ironico è che l'ultima volta è successo sempre al Franchi...sempre contro il Milan.

Quel 4 ottobre del 1992 i fiorentini non lo ricordano però con piacere, visto che coincide con una delle sconfitte più cocenti della loro storia. All'epoca, la Fiorentina era allenata da Gigi Radice e nelle prime quattro giornate era ancora imbattuta, avendo raccolto 3 pareggi e una vittoria (7-1 contro l'Ancona). Complice una partita non disputata per maltempo, il Milan di Fabio Capello distava un solo punto e per questo i Viola volevano assolutamente i 3 punti per superarli in classifica.

Tuttavia, nel match della settimana prima contro l'Inter, la Fiorentina perde entrambi i centrali. Gianluca Luppi viene infatti espulso a poco meno di 10' dal termine; l'altro difensore, Stefano Pioli, cade invece vittima di una regola sulle squalifiche abbastanza insensata. Dovete sapere che, negli anni '90, il cartellino rosso non era automaticamente sinonimo di squalifica, ma il Giudice Sportivo poteva scegliere - a sua completa discrezione - di permutare la penalità in 3 ammonizioni. Pertanto, l'ammonizione rimediata da Pioli contro l'Inter gli valse la squalifica.

Radice non si lascia abbattere e contro il Milan lancia dal primo minuto l'esperto Mario Faccenda, affiancandogli Rufo Emiliano Verga, un 22enne arrivato in prestito proprio dai rossoneri di cui si parlava un gran bene, tanto che lo consideravano tutti "il nuovo Baresi".

Massaro
Massaro in azione / Alessandro Sabattini/GettyImages

La Fiorentina inizia la partita con la solita spigliatezza in attacco e dopo 14' passa in vantaggio con Baiano. La rete dei Viola non fa che scatenare l'ira rossonera: non trascorrono nemmeno 10 minuti e il Milan pareggia grazie a Massaro e dopo dilaga grazie a Lentini, Gullit e ancora Massaro. Si va all'intervallo sull'1-4.

Nella ripresa, i gigliati provano a rimontare con Effenberg e Di Mauro, ma un altro gol di Gullit e la doppietta di Van Basten chiudono il match sul 3-7 per il Diavolo. Nonostante la sconfitta, la Fiorentina esce dal campo tra gli applausi. Quel Milan che avrebbe poi vinto lo Scudetto era semplicemente ingiocabile.

Nel 1992, sulla maglia dei Viola era presente lo sponsor di una nota bevanda energetica: la 7Up...vi lascio immaginare quanti sfottò.


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