Fiorentina, Pradè: "No a Torreira, siamo troppi. Mandzukic? Mai sentito, ma parliamo con B.Valero"
Il direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè, in una lunga conferenza stampa, ha parlato dei programmi di mercato viola e della situazione del club, tra obiettivi, rinnovi e cessioni.
L'arrivo di un centravanti è una priorità oppure no?
"Io sono contento della squadra che noi abbiamo. In questo momento abbiamo cinque punte che sono Cutrone, Chiesa, Kouamé, Ribery e Vlahovic. Ditemi voi? Abbiamo fatto un investimento a gennaio su Kouamé e anche per Cutrone. Vlahovic dobbiamo metterci d'accordo: per noi è un giocatore forte - le parole del ds riportate da Tuttomercatoweb.com -. In altre squadre i giovani forti vengono utilizzati. Chiesa e Ribery non si discutono. Perciò vi chiarisco con grande trasparenza questa situazione".
Il ritorno di Borja Valero con Benassi all'Hellas?
"Stiamo parlando, stiamo riflettendo. Ci siamo presi tutti quanti qualche ora di tempo e vediamo come si evolve la situazione. Marco è un giocatore forte che ha bisogno di spazio. Qui forse ce n'ha poco e vediamo quello che pensa. Di Borja non vi devo dire niente. E' uno dei giocatori più forti comprati in carriera".
Ha un budget di mercato e c'è un passivo da ripianare?
"Do una risposta da dirigente: quello che stiamo vivendo è anomalo, tutta l'economia mondiale non solo il calcio. Non ci sono stadi o sponsor. Lo stiamo vivendo in questo mercato. Se vedete, operazioni importanti senza uscite, non ce ne sono state. Commisso non mi ha mai fatto problemi di budget. Il nostro tetto salariale è molto alto da situazioni precedenti. L'unico calciatore che non rientra nei piani ed è un calciatore forte è Boateng. Tutti gli altri vengono dal passato e stiamo cercando di risolvere tutto. Commisso è un presidente forte che ha parlato chiaro anche sulle perdite. Questa sarà una stagione ancora più difficile".
I rinnovi delle scadenze nel 2022-2023?
"Vlahovic non mi preoccupa perché abbiamo tre anni di contratto ancora. Dobbiamo aspettare il 6 di ottobre per parlare con gli altri. Tutti quanti sanno il pensiero sui calciatori. Il presidente è stato chiaro su Chiesa: se ci sono offerte congrue mettendo in condizione di uscire, l'avremmo ceduto ma ad oggi non ci sono queste condizioni. Chiesa si sta comportando benissimo e proseguiamo su questa linea. Il 6 di ottobre si parlerà in altro modo. Oggi Chiesa è della Fiorentina e così lo considero. La cosa più difficile è Milenkovic, ma lui sa qual è il nostro pensiero. Per noi è fortissimo. La situazione è chiara: è in una società forte"
Come è stata organizzata l'organigramma e la sua autonomia sul mercato?
"Io faccio il ds e spero che il presidente abbia grande fiducia in me. Io mi confronto su tutto, anche con Barone. Io lavoro molto in team e mi piace condividere le scelte. Sulle cose fatte bene o fatte meno bene. Ci sono situazioni dove ho l'autonomia completa e in altre dove non me la prendo perché il presidente è giusto che abbia l'ultima parola. Lo fa per aiutarmi. Ho grande vicinanza anche con Barone. Mi sento tutelato e sento di poter lavorare bene".
Torreira resta di attualità?
"E' un giocatore forte, un ottimo play, ma con i giocatori che abbiamo possiamo fare tante cose. E' un giocatore forte ma riteniamo che adesso il centrocampo sia completo in questo modo".
De Rossi?
"Stiamo parlando di quattro mesi fa. Non c'è mai stato niente. Lasciano il tempo che trovano".
Iachini?
"La scelta di Iachini è stata condivisa da tutti e tutti crediamo in lui. Vediamo sul contratto come va la stagione. Anche io ho il contratto in scadenza ma non mi preoccupa. Con Commisso, se lavori bene, vai avanti tutta la vita. I rapporti sono ottimali con Iachini".
Thiago Silva?
"Da qualche parte ho letto che l'agente ha parlato con me, ma io con lui non ci ho mai parlato e lo conosco molto bene. Io con lui non ho mai parlato".
Ci sono giocatori incedibili?
"Non abbiamo messo un calciatore sul mercato. Non abbiamo fatto telefonate per vendere nessuno. Non vedo un mercato che possa svegliarsi entro il 5 ottobre. Vedo che tutti vogliono valorizzare i giovani, ma anche sperimentare ciò che hanno in casa. Siamo davanti a una crisi importante e tutti dobbiamo lavorare per farla passare al più presto. Calcolando che abbiamo una proprietà che mette soldi per ripianare in prima persona col presidente".
Se lei avesse la possibilità, rinforzerebbe più l'attacco o il centrocampo?
"Io credo nei miei calciatori e devo crederci fortemente. Spero che l'anno scorso per Vlahovic sia stato un anno per capire il calcio italiano. Avevamo tante situazioni per lui. Io devo sperare che tutti facciano il meglio. Prendere tanto per prendere, chi mi garantisce che faccia meglio dei miei? Solo i top player lo possono fare ma quest'anno è impossibile".
La squadra è già all'altezza degli obiettivi più ambiziosi?
"Le situazioni si possono migliorare sempre, ma noi siamo convinti di avere una squadra forte e solida. Andiamo a vedere che dall'anno scorso, abbiamo già tanti giocatori nuovi. Amrabat non ce l'hai mai avuto. Bonaventura ci crediamo fortemente. Io devo credere anche nel lavoro fatto sugli altri".
Quanto è importante portare Bonaventura e immettere giocatori più esperti?
"Penso che abbiamo giocatori importanti dentro la rosa che permetterà di crescere anche da un punto di vista caratteriale".
Mandzukic?
"Mai sentito".
De Paul?
"Non c'è stato mai nulla quest'anno. E' un giocatore che conosco benissimo. E' impossibile non sbagliare giocatori. Riportare giocatori che poi sono sbagliati vorrebbe dire cambiare lavoro. Non rientra tatticamente nei nostri piani".
Squadra più appetibile della scorsa estate?
"Adesso siamo visti come una società forte. Questa sensazione ce l'avevo avuta anche l'anno scorso col cambio di proprietà. I calciatori sono attratti dal nostro club. Se poi ti devo dire, io sono contendo di ciò che stiamo facendo. E' una crescita graduale. Dobbiamo darci degli obiettivi e guardare quelli che hanno fatto meglio. Dobbiamo guardare all'Atalanta, alla Lazio. Prendere ad esempio le situazioni virtuose".
Il mercato è chiuso a parte il vice Biraghi?
"Non lo dico ma dico che la squadra è già competitiva".
Qual è l'obiettivo?
"Migliorare la scorsa stagione. Essere sempre a sinistra della classifica e non avere paura di nessuno".
Milik e Piatek sono possibili star che potete trattare?
"Sono due giocatori fortissimi. Uno è al Napoli e uno all'Hertha e non abbiamo avuto contatti con loro".
Ribery viene considerato attaccante nel vostro modulo?
"Noi giochiamo 3-5-2 ma poi deciderà lui come giocare domenica dopo domenica. Consideriamo Ribery uno dei due ovviamente".
Cosa può dare Bonaventura?
"Sono quelle cose che nascono in pochissimi giorni. C'è venuto a trovare Raiola e mentre parlavamo me l'ha proposto. Non lo avevano ancora chiuso, ho parlato con Iachini e con Commisso e in quattro giorni lo abbiamo preso. E' un centrocampista duttile che fa gol e ci porterà esperienza e maturità. Sono contento che sia con noi".
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Serie A.