Prandelli: "Il mio futuro alla Fiorentina è domani, se sono un peso basta dirlo"

Cesare Prandelli
Cesare Prandelli / Gabriele Maltinti/Getty Images
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Come di consueto, Cesare Prandelli si presenta in conferenza stampa per analizzare il prossimo impegno della Fiorentina, in campo domani contro il Parma.

Cesare Prandelli
Cesare Prandelli / Gabriele Maltinti/Getty Images

Sulle assenze:
"Siamo pronti perché da tempo ci siamo calati in questa realtà, da un punto di vista caratteriale la squadra ha risposto. Serve più concentrazione e convinzione, ma siamo pronti e rispettiamo un Parma che nelle ultime gare ha dimostrato di essere viva e ha fatto prestazioni importanti". 

Sulle condizioni della squadra:
"Tutti parlavano di prospettive diverse dopo il successo con lo Spezia ma io non ero tranquillo, sapevo cosa ci poteva aspettare. Domani dobbiamo assolutamente non perdere e pensare di vincere questa gara. Gli infortunati? Sono out Castrovilli e Igor, oggi cerchiamo di recuperare in parte Bonaventura e Kouamé, stanno facendo abbastanza bene: il test di oggi sarà importante".

Come sta Kokorin? 
"Ha ancora qualche problema, gli manca il cambio di passo". 

I giocatori s sentono spalle al muro?
"E’ un argomento particolare, quando parla un presidente va ascoltato. Sono messaggi dettati dalle difficoltà, anche io sono stato criticato perché difendo la società: non è vero, difendo due persone sole come Barone e Commisso che lottano contro tutto e tutti in questa città. Quando il presidente ha parlato prima della partita ci ha detto anche cose pesanti, ma è giusto così, nello spogliatoio ci si dice di tutto ma al di fuori li difenderò fino in fondo”.

Cosa pensa dei gol presi negli ultimi minuti?
"Le spiegazioni che ci diamo noi sono due: la prima è tattica, con valutazioni sbagliate che cerchiamo di migliorare. La seconda è che nei momenti chiave della partita devi pensare al risultato, e questo lo sto trasmettendo ai miei giocatori. Molti giocatori possono sopportare le tensioni, ma possono anche essere fragili. All’interno noi non abbiamo filtri, gestiamo la situazione come una famiglia, noi dobbiamo essere bravi a non farci condizionare dall’ambiente”.

Franck Ribery
Ribery / Gabriele Maltinti/Getty Images

Si sente a rischio?
"Ho dato la massima disponibilità in una situazione difficile. Qualche difficoltà pregressa è ancora viva. Il mio futuro è domani, se sono un peso basta dirlo, io vado avanti per la mia strada e con la società c’è un bel rapporto. In questo momento ho grande energia, sto facendo sacrifici personali ma sono aperto a tutte le situazioni, dalla comunicazione fino a fare l’allenatore. Ci metto anima e cuore nella Fiorentina e se non basta sono a disposizione: come tutti gli allenatori sono a rischio".

Sullo striscione ed il rapporto con i tifosi:
"Quello striscione è sempre nella testa e nello spogliatoio anche se è grandissimo. Dobbiamo avere un attaccamento straordinario, ma i nostri tifosi sono l’ultimo dei problemi anche se usano a volte maniere forti. Il popolo viola non tradirà mai questa maglia". 

Pensa a qualche cambio? 
"Sì, verrà fatto, sto provando qualcosa. Oggi rivedremo le idee testate ieri ma ho dei giocatori che recepiscono velocemente i piccoli cambiamenti”.


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