Fiorentina-Prandelli, ritorno romantico che può funzionare? Sì, a una condizione

Cesare Prandelli
Cesare Prandelli / Gabriele Maltinti/Getty Images
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Un punto ottenuto al Tardini, se preso in quanto tale, non è mai stato un punto da buttare. I punti e i numeri però, si sa, hanno bisogno di una lettura e non sono sempre uguali a loro stessi: il pareggio tra Fiorentina e Parma, 0-0 con rare emozioni, non ha sancito la proverbiale boccata d'ossigeno per Beppe Iachini e, anzi, sembra averne compromesso ancor di più la posizione sulla panchina viola. Una Fiorentina col pallino del gioco in mano, direbbe il dato sul possesso palla, ma Liverani ha spiegato bene come tale "dominio" sia stato sterile e condotto perlopiù in orizzontale. L'unica occasione, un sinistro di Biraghi respinto da Sepe, non sposta dunque le valutazioni su un posticipo all'insegna degli sbadigli e della noia.

Beppe Iachini
Beppe Iachini / Alessandro Sabattini/Getty Images

Anche le parole di Milenkovic e di Dragowski, di quest'ultimo in particolare, hanno lasciato intendere come la squadra non sia soddisfatta del punto ottenuto e della porta inviolata: il gruppo si aspetta di più e sa di essere il responsabile principale del momento, qualche malumore però serpeggia. Dragowski ha sottolineato come la porta inviolata sia "il solo aspetto positivo", Castrovilli è uscito dal campo con un sorriso beffardo, Vlahovic scalpitava per entrare almeno nel finale ed è rimasto disilluso. Adesso è il momento delle decisioni, dunque, decisioni forzatamente a distanza, con un oceano che separa Rocco Commisso dalla sua Fiorentina: ma nemmeno l'oceano sembra una distanza di sicurezza tale da dare appigli a Iachini e, dunque, l'ipotesi di un Prandelli-bis prende via via più piede.

Ribery e Castrovilli contro il Parma
Ribery e Castrovilli contro il Parma / Alessandro Sabattini/Getty Images

Un ritorno romantico dopo 10 anni, quello di Cesare Prandelli in una Firenze che da tempo è diventata anche la sua Firenze, un secondo capitolo che necessita però di alcuni punti saldi: Prandelli non può essere considerato un traghettatore. Per la società sarebbe lecito immaginare, tra qualche mese, di tornare all'assalto di Sarri o di Spalletti ma il rispetto verso lo stesso Prandelli impone un approccio diverso. Il tecnico di Orzinuovi, cioè, potrebbe tornare nelle vesti di allenatore fino a maggio restando anche successivamente nel club, individuando un ruolo che potrà rivestire per dare ancora una mano alla Fiorentina in qualità di dirigente, di punto di riferimento per far crescere la società (magari proprio pensando alle giovanili). Non potrà essere, dunque, una semplice faccenda da chiudere con una stretta di mano, con un arrivederci e grazie, una volta che il nome di grido tanto agognato avrà detto sì.


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