Fiorentina senza Bonaventura: le soluzioni e gli indizi di Italiano

Il tecnico viola lancia segnali (volontari o meno) in conferenza stampa
Italiano
Italiano / Gabriele Maltinti/GettyImages
facebooktwitterreddit

Non è un'evenienza così rara che, nell'atto di rispondere a una domanda, si finisca incidentalmente per lanciare anche altri messaggi e per proporre indizi diversi da quelli che di base s'intendeva mandare. E in occasione della vigilia di Genk-Fiorentina di Conference League, debutto viola nella fase a gironi, Vincenzo Italiano ha lanciato proprio tale forma di indizio indiretto, lo ha fatto sottolineando quanto stia funzionando la formula che prevede un trequartista alle spalle della prima punta: il 4-2-3-1 appare ormai parte delle fondamenta della squadra e, al di là di quanto accade a partita in corso, è logico puntare con forza su tale assetto (senza immaginare ad esempio, e questa era la domanda iniziale, una coppia Nzola-Beltran).

Bonaventura out: cosa farà Italiano?

In sostanza il tecnico gigliato ha spiegato che l'attuale equilibrio viola, con Bonaventura più avanzato rispetto a quando agiva da mezzala, non richieda cambiamenti imminenti di rotta ed è possibile dunque (al di là della distanza dall'esperimento a due punte) immaginare che neanche l'assenza dello stesso Bonaventura prepari il terreno per una rivoluzione o per un ritorno al 4-3-3. Del resto non mancano alternative sulla trequarti: Barak è appena rientrato dopo una lunga assenza, senza concretamente svolgere la preparazione estiva, ed ecco dunque che Gino Infantino scalda i motori, anche seguendo la scia di altre dichiarazioni dello stesso Italiano.

Gino Infantino
Gino Infantino / Gabriele Maltinti/GettyImages

Il mister viola ha indicato il giovane argentino come un interprete adatto alla trequarti, potendo contare su un buon sinistro e sul dinamismo che gli consente peraltro di rendersi pericoloso anche con gli inserimenti senza palla (come già intravisto fin qui). Al contempo si può leggere come indizio sulla conferma del 4-2-3-1 quanto affermato su Maxime Lopez: Italiano ha ribadito quanto lo veda simile ad Arthur, immaginarli entrambi in campo nel 4-3-3 appare così un esercizio complesso ed è dunque più naturale immaginare Arthur-Mandragora in mediana con Infantino nelle vesti di trequartista. Un discorso che si lega sia alle caratteristiche dei singoli che, ancor di più, agli equilibri di squadra, tanto da lasciar immaginare una ricerca di continuità e non un cambio di rotta dettato da una singola assenza (per quanto ovviamente pesante, come quella di Bonaventura).