La Fiorentina sogna Pjanic: i motivi per non crederci e quelli per sperare
Il tema portante degli ultimi giorni di mercato della Fiorentina, con tutta la voglia di Commisso di mettere un punto alla questione, è quello legato a Dusan Vlahovic: immaginare una squadra con o senza il serbo al centro dell'attacco fa tutta la differenza del mondo ed è logico che, tra rinnovo e voci, la questione sia prioritaria.
Al contempo, come una scheggia impazzita tra i rumors di mercato, è apparso l'accostamento tra la Fiorentina stessa e Miralem Pjanic, ormai separato in casa al Barcellona e a caccia di una nuova esperienza per rilanciarsi. Un'idea all'apparenza da fantamercato, si parla di un giocatore che arriva da un anno in blaugrana dopo stagioni da protagonista alla Juve, ma che tra le righe presenta anche qualche piccolo appiglio che potrebbe condurre Italiano a sperarci davvero.
I motivi per non crederci
Inutile e pretestuoso negarlo: si tratta sulla carta del classico sogno proibito, dove l'accento va posto proprio su "proibito" per tutta una serie di ragioni. La prima è di natura sportiva e capirlo non è neanche troppo difficile, basta del resto scorrere tra le esperienze del bosniaco andando a ritroso: un anno poco entusiasmante al Barcellona preceduto da quattro stagioni da leader del centrocampo di una Juve sistematicamente campione d'Italia, con 22 gol e 41 assist in 178 presenze, e da una prima avventura italiana con la maglia della Roma arricchita da numeri altrettanto impressionanti, con la costante di una partecipazione alle coppe europee (dal 2014/15 Pjanic ha sempre giocato in Champions League). Arrivare in viola vorrebbe dire avere a che fare con una realtà dalle dimensioni chiaramente diverse, dalle ambizioni sedate da tre anni di salvezze faticose e di gioco tutt'altro che entusiasmante.
Oltrepassato il discorso delle ambizioni sportive arriva quello, ancor più ingombrante, legato alla questione economica: Pjanic è forte di un ingaggio faraonico, di circa 8 milioni di euro, e attualmente la Fiorentina è lontanissima da quei parametri, con Vlahovic che in caso di rinnovo arriverebbe comunque a prendere 3 milioni in meno di quanto percepisce il bosniaco in blaugrana. Il solo sostegno da parte del Barcellona, in sostanza, potrebbe permettere alla Fiorentina di rendere sostenibile la presenza in rosa del classe '90 ex Juve. E a proposito di Juve emerge un terzo aspetto che spinge a non volersi illudere troppo, a crederci con minor decisione: i bianconeri stanno pensando da tempo a un ritorno ed è evidente che lo stesso Pjanic possa vedere di buon occhio un'idea simile, con la possibilità di tornare in un club che lotta per lo Scudetto, che gioca la Champions e in cui ha già avuto modo di mettersi in luce, anche con Max Allegri.
I motivi per sognare
A fare da controllare ai logici motivi per diffidare da tale affascinante pista di mercato resistono anche suggestioni e pensieri diversi, che potrebbero legittimare qualche sogno. Anche in passato del resto la Fiorentina è riuscita a mettere a segno colpi sulla carta proibitivi, Mario Gomez e Franck Ribery per fare due esempi, puntando su una società solida e su una piazza comunque dall'indubbio fascino anche se da un presente sportivamente opaco. Precedenti, questi, che lasciano qualche margine per considerare complesso ma non impossibile il colpo di mercato in questione, il tutto valutando anche le ambizioni e la riconosciuta solidità economica della proprietà gigliata, al di là delle ultime annate complesse.
Il discorso tecnico poi sarebbe il fulcro dell'intera vicenda, ciò che renderebbe inestimabile un affare del genere: Italiano ha fiducia in Pulgar e lo considera il vertice basso titolare nei tre di centrocampo, insieme a Bonaventura e Castrovilli, ma è evidente come l'innesto di un giocatore della caratura e del livello tecnico di Pjanic farebbe tutta la differenza del mondo, andando a costruire una metà campo dal grande potenziale (con Pulgar, Benassi, Maleh alle spalle e con Amrabat ancora da valutare dopo l'operazione). A dare una mano alla Fiorentina potrebbe essere la volontà del giocatore di tornare protagonista, titolare fisso e al centro del progetto: una realtà che si realizzerebbe a pieno titolo in viola, senza timore di concorrenza o turn-over ma con i crismi del leader tecnico. Infine, ma il discorso non vale solo per i viola, Pjanic appare ormai un oggetto estraneo al Barcellona e l'ambiente blaugrana, società sì ma anche tifoseria, ha già dimostrato di vedere di buon occhio una cessione, senza dunque mettere i bastoni tra le ruote del club che vorrà assicurarsi il centrocampista.