La flop 5 dei calciatori della 25ª giornata di Serie A

Marco Luzzani/Getty Images
facebooktwitterreddit

Mentre Zlatan si gode il suo Festival, il Milan constata i limiti del proprio attacco alternativo. Nella notte contro l'Udinese in casa rossonera non funziona quasi nulla, dalla porta fino alla prima linea, passando per un Theo Hernandez ancora deludente come in quasi tutte le uscite del nuovo anno. La duttilità di Rebic non basta per compensare l'inconsistenza di un Leao ancora troppo fumoso, se non indisponente. Ma se il Milan non ride, il Napoli piange, tra mormorii, scenate e malumori interni che rischiano di far gettare al vento una stagione già compromessa da un pessimo inizio di anno solare.

1. Rafael Leao (Milan)

Kevin Bonifazi, Rafael Leao
Marco Luzzani/Getty Images

Dopo aver spesso faticato a scegliere i migliori durante il girone d’andata, prosecuzione della seconda fase dello scorso campionato, adesso la situazione in casa Milan si è ribaltata. Un regalo della difesa dell’Udinese evita un’altra sconfitta che sarebbe stata in linea con la prestazione generosa, ma scadente, a livello di gioco e di singoli. Donnarumma commette un grave errore, Theo Hernandez si rivela ancora molto lacunoso in fase difensiva e non incide davanti, ma la palma del peggiore non può che andare all’attaccante portoghese. Neppure il peso della prima linea vista l’assenza di Ibrahimovic riesce a togliergli di dosso quell’apatia che a volte rischia di sconfinare in indolenza. Non era proprio la serata giusta per pavoneggiarsi sulle proprie qualità, semmai si doveva aiutare la squadra anche senza palla e accendersi, anche a intermittenza.

2. Daam Foulon (Benevento)

Daam Foulon
Soccrates Images/Getty Images

Ancora una prestazione da dimenticare per l’esterno di Malines, non la prima della stagione. A 22 anni quasi compiuti per il momento la Serie A sembra un palcoscenico troppo impegnativo per l’ex Beveren. Contro il Verona Inzaghi lo manda in campo dopo l’infortunio a Letizia e il ragazzo non parte neppure male, con un paio di buone chiusure. Inesperienza e senso tattico da affinare emergono però nell’azione del gol di Faraoni, che lo surclassa di testa e in quella dell’autogol, in cui è goffo e fuori posizione. Rivedibile anche la fase di spinta.

3. Kostantinos Manolas (Napoli)

Kostas Manolas
Alessandro Sabattini/Getty Images

È il greco a scrivere il punto finale nella folle partita del “Mapei Stadium”, con rimonte continue e tre rigori, due dei quali nei minuti di recupero. Appena rientrato dall’infortunio, Gattuso lo manda in campo nel caldissimo finale, non venendo però ripagato: la condizione non sarà stata ancora ottimale, ma quel franare su un avversario ormai a un passo dalla linea di fondo non è un intervento degno di un giocatore con la sua esperienza e tradisce il momento di scarsa tranquillità di tutta la squadra.

4. Jens Stryger Larsen (Udinese)

Jens Stryger Larsen
Jonathan Moscrop/Getty Images

Il ricordo della bella giocata che nello scorso campionato lo portò a segnare un gol importante proprio sul campo del Milan resterà per sempre tale, ma purtroppo lo stesso vale per il colpo d’istinto che toglie letteralmente due punti ai bianconeri. Chi è stato calciatore lo può comprendere, perché se si salta fuori tempo e si sa di avere un avversario alle spalle si agisce sempre in questo modo, senza pensare alle conseguenze. Non resta allora che focalizzarsi sul perché sia saltato fuori tempo nel momento più importante e delicato della partita, pur avendo fatto una buona diagonale…

5. Nikola Milenkovic (Fiorentina)

Nikola Milenkovic, Henrikh Mkhitaryan
Gabriele Maltinti/Getty Images

Nel giorno in cui Fiorentina e Roma hanno ricordato Davide Astori, il difensore serbo, che ha vissuto i primi mesi in Italia proprio al fianco del compianto centrale bergamasco, macchia una stagione vissuta da protagonista per il rendimento offerto e anche per le diverse reti realizzate, fondamentali per una squadra ancora non tranquilla, nonostante l’imminente scadenza del contratto e il futuro lontano dalla Toscana. Prestazione da dimenticare su tutta la linea: tiene in gioco Spinazzola sul primo gol e si perde il taglio di Diawara allo scadere.

6. Allenatore: Gennaro Gattuso (Napoli)

Gennaro Gattuso
Alessandro Sabattini/Getty Images

Il pareggio contro il Sassuolo è un’occasione persa nella corsa alla Champions, ma più ancora dei punti svaniti colpiscono le modalità. In vantaggio allo scadere su rigore gli azzurri regalano il terzo gol ai neroverdi e se l’errore più evidente è quello di Manolas, non convincono le sostituzioni operate dal tecnico, in particolare la scelta di mandare in campo il difensore greco, acciaccato, nei minuti finali con il risultato in bilico. In campo, poi, si vede una squadra contratta, bloccata, molto diversa da quella ammirata all’inizio della stagione. Inevitabile, dopo le tante sconfitte e soprattutto le tante polemiche, ma Rino ha navigato in tanti mari agitati durante la carriera di allenatore ed è lecito aspettarsi un miglior controllo della situazione…


Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Serie A.