FOCUS | Dentro il progetto Forever Green del Real Betis - Intervista a Rocio Ruiz Berdejo
Servirsi del calcio per rendere il nostro pianeta decisamente migliore. Questo è l'obiettivo diForever Green, il progetto lanciato da Real Betis Balompié. La piattaforma, attiva dall'ottobre del 2020 e che vuole dare spazio a tutti coloro che vogliono promuovere progetti finalizzati alla tutela del Pianeta e che si occupano di sostenibilità, sensibilizzazione nei confronti del cambiamento climatico, mobilità, riciclo e natura.
Nella seconda puntata del LaLiga Live Podcast, organizzata insieme agli amici di Stadeo e alla delegata de LaLiga per l'Italia Blanca Ochoa, ne abbiamo parlato con la responsabile del progetto Rocio Ruiz Berdejo che lo ha definito il suo bambino: "Forever Green è il mio bambino, perché quando ero appena arrivata il CEO del club ha comunicato al nostro dipartimento l’idea di trasformare il Betis nel club più Green del mondo, facendo anche leva sui colori sociali del club. Abbiamo avuto un meeting con l’ONU che ci ha illustrato il progetto Climate Neutral Now e io me ne sono innamorata all’istante. La prima attivazione fu giocare una gara con una divisa interamente realizzata con plastica riciclata nello stadio e con la scritta Climate Change Now al posto dello sponsor. Le reazioni sono state immediatamente positive, con tantissime persone che hanno acquistato la divisa e da lì siamo partiti. Lo slogan è stato facile da trovare associando l’amore per il Betis a quello per il pianeta: entrambi devono essere per sempre. È stato lanciato 3 anni fa e adesso siamo il club più sostenibile de LaLiga e il secondo in Europa. Essere un club sostenibile per me è il primo passo, perché se non ci crediamo noi dall'interno è difficile convincere chi è fuori".
Il lavoro di Ruiz Berdejo che fu messa a capo di Forever Green dopo aver portato una lista di 20 idee diverse al CEO del club, ha da subito trovato riscontro tra i tifosi, che erano del tutto inconsapevoli e andavano sensibilizzati attraverso iniziative e attivazioni: "Abbiamo iniziato a utilizzare il calcio per garantire un futuro migliore al nostro pianeta, utilizzando i calciatori come influencers. Abbiamo anche dovuto educare i nostri tifosi, che all’inizio non sapevano di cosa si trattasse, così grazie a delle iniziative per sensibilizzarli sul cambiamento climatico durante le partite casalinghe, abbiamo iniziato a indossare magliette con il logo di Forever Green e abbiamo promosso piccole attivazioni come riciclare in cambio di sconti nello store e altri vantaggi per tutti coloro che intendessero partecipare oppure promuovendo la mobilità Green in cambio di sconti sul ticketing".
Una volta creata consapevolezza in tutto l'ambiente Betis, Forever Green si è affacciato al mondo, trovando il sostegno economico di alcuni partner che volevano promuovere iniziative a riguardo e di moltissimi club sia spagnoli che europei: "Dopo aver generato consapevolezza tra i tifosi, abbiamo cercato di attrarre partner per avere più budget a disposizione. Grazie a un partner, nella scorsa stagione siamo stati in grado di raccogliere reti da pesca dai fondali marini e costruire seggiolini per lo stadio. Durante le trasferte a Roma e Manchester nella scorsa stagione, abbiamo piantato alberi in partnership con il club giallorosso e i Red Devils e ovviamente godiamo del supporto de LaLiga che sostiene le nostre iniziative con trasporto e con passione. Ogni volta che giochiamo in Europa cerchiamo subito di entrare in contatto con la figura che si occupa di sostenibilità nel club che andiamo ad affrontare, comunicare in modo efficace e congiunto è la chiave".
Un'immagine vincente attraverso il Marketing
Oltre alle numerose iniziative legate a Forever Green, Rocio Ruiz Berdejo si occupa anche di promuovere l'immagine del club attraverso attivazioni di marketing dal forte approccio statunitense: "La mia esperienza da studente-atleta negli Stati Uniti, ha formato il mio carattere e mi ha preparata alle pressioni di un mondo come quello del calcio e della sport industry. La cultura statunitense è molto diversa da quella europea, le infrastrutture sono fantastiche e lo sport viene vissuto in maniera distinta. Se una partita di Football Americano inizia alle 4 del pomeriggio, la gente inizia a riempire i dintorni dello stadio già dalle 10 del mattino con il desiderio di passare la giornata lì. Abbiamo ancora tanto da imparare sulla cultura dello stadio negli USA. Chiunque abbia avuto la possibilità di assistere a una partita di NBA, si sarà immediatamente reso conto che c’è una realtà parallela al basket che è puro intrattenimento. Gli stadi sono praticamente dei centri commerciali e questo ha sicuramente influenzato in maniera positiva il mio approccio alle diverse attivazioni pre gara sui cui lavoro per il Betis".
Con questa mentalità finalizzata all'innovazione, nel corso dell'ultimo anno gli show pre match de Los Verdiblancos sono diventati una delle forme d'intrattenimento più interessanti dell'intero panorama calcistico: "La scorsa stagione avuto degli show con un violinista e un sassofonista (Alejandro Ortega e Manuel Diaz) grazie a delle interazioni nate su Instagram. Li ho contattati e loro sono stati felici di esibirsi al Benito Villamarin senza chiedere nulla in cambio, perché chiaramente si trattava di un’esperienza unica anche per loro. Per avere successo nel marketing c’è bisogno di creare l’effetto sorpresa sia tra i tifosi che tra la comunità e tra gli appassionati in generale".
Un lavoro eccellente finalizzato a cambiare la percezione del club sia in Spagna che all'estero: "Attraverso il marketing, vogliamo anche cambiare la percezione del club. Andiamo fieri della filosofia del Manquepierda, sappiamo che i nostri tifosi amano il club indipendentemente dai risultati e proprio per questo vogliamo vincere. Vogliamo essere dei vincenti. La vittoria della Copa del Rey di due stagioni fa e la presenza in Europa per la terza stagione consecutiva sono solamente il primo tassello di questo percorso".